Confindustria, Vincenzo Boccia critica la manovra economica
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Direttore: Alessandro Plateroti

Confindustria avverte il governo: “No a battute che alzano lo spread”

Vincenzo Boccia

Manovra, Vincenzo Boccia avverte il governo: “Evitare frasi del tipo ce ne frega dello spread tanto il popolo è con noi”.

Continua a far discutere e soprattutto a preoccupare la manovra economica studiata dal governo italiano che si appresta a mettere a punto la nota di aggiornamento del Def. Nelle ultime ore, al monito di Juncker è seguito anche quello di Confindustria che ha voluto chiedere ai vertici di governo di soppesare le dichiarazioni pubbliche per evitare che lo spread (segui lo spread in tempo reale) salga in maniera anche vertiginosa causando danni ingenti all’economia italiana.

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Confindustria, Boccia: “Serve una politica della soluzioni, non quella capace solo a far aumentare lo spread”

Intervenuto a un evento organizzato da Unindustria, Vincenzo Boccia ha parlato della manovra economica esprimendo la sua preoccupazione: “Serve un primato della politica: più politica e non meno […], una politica delle soluzioni, non quella che è capace solo a fare aumentare lo spread con dichiarazioni

Nel corso del suo intervento Boccia ha invitato il governo a evitare esternazioni del tipo “ce ne frega dello spread tanto il popolo è con noi“, una frase che negli ultimi mesi è stata ripetuta sia da Matteo Salvini che da Luigi Di Maio. Queste frasi, ha aggiunto Boccia, causano una crescita dello spread che provoca danni ingenti all’economia del paese.

Vincenzo Boccia
Fonte foto: https://www.facebook.com/Confindustria.Le/

Boccia: “Il coraggio per noi è aprire cantieri, investire su infrastrutture e sul futuro”

Boccia ha poi concluso il suo intervento parlando della manovra e redarguendo il governo: “Va bene una manovra coraggiosa per rispettare il programma di governo, ma serve il secondo pilastro, che è quello della crescita […]. Per noi il coraggio è aprire cantieri, investire su infrastrutture e sul futuro, investire sugli incrementi occupazionali, investire sulla competitività delle imprese, sulla visione del futuro del Paese e non categoriale.

Il coraggio è quello di un equilibrio tra le ragioni del consenso e quello dello sviluppo, l’onestà intellettuale di non usare gli alibi delle questioni europee per non affrontare le questioni italiane“.

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ultimo aggiornamento: 16 Ottobre 2018 15:51

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