Crisi Ucraina, Draghi: “Soprusi non devono essere tollerati”

Crisi Ucraina, Draghi: “Soprusi non devono essere tollerati”

Il premier Draghi sulla crisi in Ucraina: “In momenti di crisi bisogna difendere i valori guida in cui crediamo”.

FIRENZE – Il premier Draghi durante il suo intervento in un incontro organizzato dalla Cei è ritornato a parlare della crisi in Ucraina. Il presidente del Consiglio, riportato dall’Adnkronos, ha ricordato come “questi eventi ci portano a ribadire che le prevaricazioni e i soprusi non devono essere tollerati. In momento di crisi dobbiamo ancor più difendere i valori in cui crediamo e che ci guidano […]”.

Il premier Draghi sui migranti

Il premier ha parlato anche di migranti. “Anche l’instabilità politica – ha ricordato Draghi – contribuisce a indurre decine di migliaia di persone, tra cui molti giovani, a lasciare la propria città […]. Si tratta di un fenomeno che rappresenta non solo un problema per i Paesi d’origine, che perdono energie vitali, ma anche per gli Stati d’arrivo, che faticano ad accoglierli con dignità […]“.

Per quanto riguarda i migranti in arrivo via mare – ha aggiunto il presidente del Consiglio – serve una gestione condivisa perché da soli non si può fare“.

Lavoro e clima

Non poteva mancare un passaggio su lavoro e clima. “Il tasso di disoccupazione giovanile in Africa – ha aggiunto il premier Draghi – è il più alto del mondo. Occuparsi del Mediterraneo, significa anche occuparsi delle nuove generazioni e quindi investire nella scuola, nella formazione e creare le condizioni per investimenti e posti di lavoro“.

Il Mediterraneo – ha aggiunto Draghi – è particolarmente vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici e per questo motivo si deve accelerare con la transizione ecologica. Non possiamo permetterci una nuova estate con temperatura alta e un aumento del rischio degli incendi […]. La transizione ecologica presenta grandi opportunità per chi ha il coraggio di investire e i Paesi del Mediterraneo devono coglierle sia per il clima che per il lavoro giovanile“.

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