Covid, Figliuolo: “Gli italiani stanno facendo lezione al mondo”

Covid, Figliuolo: “Gli italiani stanno facendo lezione al mondo”

Il commissario Figliuolo sull’emergenza Covid: “A Natale dobbiamo continuare ad essere prudenti e responsabili”.

ROMA – Il commissario Figliuolo è ritornato sull’emergenza Covid e lo ha fatto durante una visita all’ospedale Meyer di Firenze. “Buon Natale e buone festività – le parole del generale riportato dall’Ansa il Natale per tutti noi è un momento di compere e assembramenti, ma dobbiamo continuare ad essere prudenti […]“.

Gli italiani stanno facendo lezione al mondo – ha aggiunto – i successi che vediamo e che sono riconosciuti anche dalla stampa internazionale sono merito della grande squadra che siamo […]“.

Figliuolo: “Le dosi ci sono. Dobbiamo vaccinare”

Il commissario straordinario ha fatto anche il punto sulla campagna vaccinazione. “Le dosi ci sono – ha assicurato Figliuolo – devo confermare che oltre i 5,5 milioni di vaccini già destinate alle Regioni, entro il 29 ne affluiranno altre 5 milioni e metà di queste saranno Pfizer“.

A gennaio – ha sottolineato il generale – ne arriveranno altre con grande continuità per consentire di vaccinare anche i più piccoli senza problemi […]. La macchina va avanti ed è molto importante considerando che la variante Omicron è molto veloce e noi dobbiamo assolutamente correre con le terze dosi“.

Francesco Paolo Figliuolo

Le vaccinazioni ai bambini

Non poteva mancare un passaggio sulle vaccinazioni ai bambini. “Su questo tema non abbiamo obiettivi fissati – ha detto Figliuolo – ognuno deve agire seguendo sia le proprie convinzioni che la propria coscienza. Sicuramente abbiamo una buona casistica anche su questo vaccino e c’è un sicuro rapporto tra costi e benefici. Ma queste cose non devo dirle io, devono essere confermati da scienziati e pediatri“.

Il consiglio resta quello di vaccinare il prima possibile per consentire di trascorrere le vacanze natalizie in sicurezza e, soprattutto un ritorno a scuola dopo le vacanze senza il rischio di dover nuovamente fare i conti con la didattica a distanza e le quarantene.