Mattarella: “La pandemia non è finita. La vaccinazione è un dovere morale e civico”

Mattarella: “La pandemia non è finita. La vaccinazione è un dovere morale e civico”

Il presidente Mattarella sull’emergenza coronavirus: “Il virus è mutato e si sta rivelando ancora più contagioso”.

ROMA – Il presidente Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale è ritornato a parlare dell’emergenza coronavirus: “La pandemia non è ancora alle nostre spalle – ha ricordato il Capo dello Stato riportato da La Repubblicail virus è mutato e si sta rivelando ancora più contagioso. Più si prolunga il tempo della sua ampia circolazione più frequenti e pericolose possono essere le sue mutazioni. Soltanto grazie ai vaccini siamo in grado di contenerlo. Il vaccino non ci rende invulnerabili, ma riduce gradualmente la possibilità di contrarre il virus, la sua circolazione e la sua pericolosità. Per queste ragioni la vaccinazione è un dovere morale e civico“.

Mattarella: “Il virus limita la nostra libertà”

Il presidente Mattarella ha sottolineato che “la libertà è condizione irrinunciabile, ma chi limita oggi la nostra libertà è il virus non gli strumenti e le regole per sconfiggerlo. Se la legge non dispone diversamente si può dire che in casa mia il virus non entra. Ma questo non si può dire per ambiente comuni, non si può dire per spazi condivisi, dove le altre hanno il diritto che nessuno vi porti un alto pericolo di contagio perché preferiscono dire: in casa mia non entra il virus“.

Sergio Mattarella

Il ruolo della stampa

Il Capo dello Stato ha parlato anche del ruolo della stampa: “I giornalisti hanno subito le conseguenze della pandemia e per questo un ripensamento di un modello non può prescindere dalla riaffermazione dei fondamentali diritti di libertà che sono il perno della nostra Costituzione e dell’Ue. Prendo in prestito le parole della risoluzione che il Parlamento Ue ha dedicato alla relazione della Commissione sullo Stato di diritto, in cui viene definita centrale la protezione della libertà e del pluralismo dei media e la sicurezza dei giornalisti“.