Le dichirazioni di Mauro Icardi, capitano dell’Inter, sul suo futuro e sul campionato della squadra di Spalletti.
Ieri un poker che ha messo ko la Sampdoria. Oggi dichiarazioni a 360° gradi. Mauro Icardi è l’uomo del momento, il bomber della ventinovesima giornata di Serie A, il trascinatore dell’Inter nella rincorsa Champions. In una lunga intervista a ‘Rivista Undici’, il capitano nerazzurro si è soffermato sul suo futuro e sull’attualità interista.
Queste alcune delle sue dichiarazioni, riportate dalla Gazzetta dello Sport: “Fare gol è importante, ma essere il capitano dell’Inter è la mia missione, sono orgoglioso di tutto questo. Sono interista da quando ero piccolo e voglio vincere con questa maglia. Da piccolo sceglievo l’Inter anche alla playstation, la prendevo perché c’era Adriano davanti che mi piaceva tanto. Spero di fare una lunga strada all’Inter, ma a quarant’anni avrò smesso di sicuro“.
Inter, Mauro Icardi: “Non farò l’allenatore“
Il centravanti argentino ha quindi chiarito: “Non sono come Totti, sono uno a cui piace giocare. In futuro non farò l’allenatore o il dirigente, sono ruoli che non mi piacciono. Credo proprio che farò il papà a tempo pieno, a casa, con la mia famiglia“.
Icardi ha poi provato a darsi una valutazione: “110 milioni per il mio cartellino forse sono pochi considerando questo mercato. Ma in società sanno quello che voglio, siamo tutti molto tranquilli. Cosa non rifarei? Penso il libro, una cosa brutta per tutti. Comunque è un discorso già chiarito, la gente ci vuole bene e io voglio il bene della squadra e dei tifosi“.
Il sogno di Mauro Icardi
Il campione argentino ha quindi rivelato quello che sarebbe stato un suo sogno: giocare con Messi all’Inter. Un’ipotesi che Icardi sa bene non poter essere realizzata: “Lui è legato al Barcellona e temo che sia quasi impossibile. I Mondiali? Fin da ragazzo volevo l’argentina. Hanno provato a convincermi sia l’Italia che la Spagna, ma io ho sempre insistito per arrivare a giocare con l’Argentina“.
