Riaperture, Speranza: “Seguire le indicazioni del Cts. Al primo posto abbiamo sempre messo la salute”

Riaperture, Speranza: “Seguire le indicazioni del Cts. Al primo posto abbiamo sempre messo la salute”

Il ministro Speranza sulle riaperture: “Noi abbiamo messo sempre al primo posto la salute. Ora valuteremo in Cdm”.

ROMA – Il ministro Speranza è ritornato a parlare delle riaperture a margine del congresso Fimmg a Villasimius: “In questi mesi abbiamo sempre messo avanti il diritto alla salute – ha detto il titolare del Dicastero della Salute riportato dall’Ansa da ogni angolo del mondo arriva un messaggio chiaro: i vaccini sono la chiave per chiudere questa stagione, l’arma che ci permette di aprire una stagione diversa. Sulle riaperture, però, c’è un confronto e decideremo in Cdm“.

Speranza: “Continua a vaccinare”

Nel suo intervento il ministro Speranza ha ricordato come “dobbiamo continuare con trasparenza e fornire elementi di evidenza scientifica e con questo approccio dobbiamo rivolgerci ai pochi che hanno deciso di non vaccinarsi […]. Non dimentichiamoci che si tratta solamente di una piccola minoranza, un 15% su cui dobbiamo continuare a lavorare e chiedo ai nostri medici generale di utilizzare tutta la loro capacità di persuasione. In particolare, devono spiegare che coi vaccini ci si contagia molto meno e si riduce quasi del tutto il rischio di contagio […]“.

Roberto Speranza

Il titolare della Salute sulle riaperture

Al centro della discussione politica naturalmente ci sono anche le riaperture. Il ministro Speranza ha ribadito come “possiamo permetterci una serie di aperture e possibilità che prima erano lontane. Non dobbiamo dimenticarci dove eravamo e dove siamo ora. L’Italia mesi fa aveva un numero di limitazioni enorme e si deve continuare con gradualità in questo percorso che abbiamo intrapreso. Non bisogna leggere ogni passaggio come la fotografia di un istante“.

E, infine, un nuovo appello ai cittadini: “Bisogna dire con forza che le libertà ottenute sono merito di una campagna vaccinale straordinaria“. Parole, quindi, che non cambiano molto la posizione del titolare della Salute. Pensiero che sarà ribadito anche in Consiglio dei ministri.