Caso Diciotti, la Procura di Agrigento ha inviato il fascicolo alla Procura di Palermo. Prosegue l’iter che vede coinvolto Matteo Salvini.
Continua l’iter contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini con la Procura di Agrigento che ha inviato il fascicolo relativo all’indagine sulla Nave Diciotti alla Procura di Palermo, il secondo passo previsto dall’iter burocratico.
Caso Diciotti: la Procura di Palermo ha quindici giorni per inviare la pratica al Tribunale dei Ministri
La palla passa dunque alla Procura di Palermo che nei prossimi quindici giorni dovrà trasmettere gli atti al Tribunale dei Ministri che dovrà decidere se proseguire per vie legali oppure se interrompere la pratica riconoscendo che Matteo Salvini avrebbe agito per il bene dell’Italia. Il leader del Carroccio ha fatto sapere nelle scorse settimane di non voler chiedere l’immunità ma anzi di voler andare in Tribunale per esporre le sue ragioni e i motivi per il quale ha impedito lo sbarco immediato dei migranti, cui è stata comunque fornita assistenza da parte della Croce Rossa presente al porto di Catania.
Caso Diciotti: i possibili reati di Matteo Salvini su cui indaga la Procura
Matteo Salvini e il capo del Gabinetto Piantedosi sono indagati per sequestro di persona, arresto illegale, sequestro di persona a scopo di coazione e omissione di atti di ufficio. Gli ultimi due reati sono stati aggiunti solo negli ultimi giorni dalla Procura di Agrigento, secondo cui il vicepremier avrebbe trattenuto i migranti sulla nave Diciotti per fare pressione sull’Unione europea. Lo stesso Salvini ha ironizzato sulla vicenda dicendosi stupito di fronte al reato di ricatto all’Unione europea.
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