Diesel in aumento: rincari fino a 14 centesimi al litro

Diesel in aumento: rincari fino a 14 centesimi al litro

Il diesel potrebbe presto subire un aumento di 14 centesimi al litro a causa dell’allineamento delle accise con la benzina.

Recenti notizie suggeriscono che il prezzo del diesel potrebbe subire un notevole aumento, con un rincaro stimato di 14 centesimi al litro. Questo incremento è legato all’intenzione del governo di uniformare le accise del gasolio a quelle della benzina. Tale misura sta destando preoccupazione tra i consumatori, in quanto potrebbe avere un impatto economico significativo non solo per chi possiede auto diesel, ma anche per l’intero sistema economico italiano.

Il rischio di un aumento delle accise

Attualmente, le accise sul diesel sono inferiori rispetto a quelle applicate alla benzina. Secondo quanto denunciato dall’Unione Nazionale Consumatori (UNC), il governo starebbe pianificando di aumentare le accise del diesel di circa 10 centesimi per litro. A questo incremento, si aggiungerebbe l’Iva, portando il totale del rincaro a quasi 14 centesimi al litro.

Se tale misura dovesse entrare in vigore, l’accisa del diesel passerebbe dagli attuali 61,74 centesimi al litro a 72,84 centesimi, lo stesso livello della benzina. Questo si tradurrebbe in un aggravio di circa 6,77 euro per un pieno di 50 litri. Considerando una media di due pieni al mese, l’aumento comporterebbe una spesa aggiuntiva di circa 162,5 euro all’anno per chi guida un’auto diesel.

Secondo il presidente dell’UNC, questo potrebbe essere un duro colpo per molte famiglie italiane, già alle prese con difficoltà economiche. Dona sottolinea che, pur essendo comprensibile l’esigenza di incentivare scelte ambientali più sostenibili, molti italiani non possono permettersi di cambiare auto o rinunciare all’uso del proprio veicolo.

Le conseguenze sull’inflazione e sui prezzi al supermercato

Oltre all’impatto diretto sugli automobilisti, l’aumento del prezzo del diesel potrebbe avere conseguenze più ampie sull’economia. Molte merci viaggiano su mezzi pesanti alimentati a gasolio e un aumento del costo dei carburanti si rifletterebbe inevitabilmente sul prezzo dei prodotti al supermercato. L’UNC avverte che questo scenario potrebbe alimentare ulteriormente l’inflazione, con ripercussioni su tutti i consumatori, anche quelli che non utilizzano il diesel.

Secondo l’associazione, i guadagni derivanti dall’aumento delle accise genererebbero un extragettito di oltre 2 miliardi di euro per il governo. Sebbene si parli di reinvestire queste risorse in iniziative green o per abbassare le bollette, la percezione diffusa è che l’aumento delle accise rappresenti un ulteriore modo per gravare sulle tasche degli italiani.