Noemi continua a stupire per la sua forma fisica e mentale. Il suo percorso con il metodo META, seguito da quattro anni, è molto più di una semplice dieta: ecco di cosa si tratta.
Da quattro anni Noemi, nome d’arte di Veronica Scopelliti, continua a sfoggiare una forma fisica impeccabile e una nuova sicurezza in se stessa. Il suo segreto? La dieta META, un approccio innovativo che va ben oltre la semplice alimentazione, abbracciando ogni aspetto della persona, compresa la psiche e l’educazione alimentare.

Noemi e il metodo META: un cambiamento duraturo
La trasformazione della cantante è iniziata con un percorso personalizzato, sviluppato dalla dottoressa Monica Germani, che ha seguito anche Mahmood e Giorgio Panariello. Il metodo META, acronimo di Medical Education Transform Action, combina nutrizione, movimento, supporto psicologico e rieducazione comportamentale per garantire risultati duraturi nel tempo.
Un percorso che coinvolge corpo e mente
A raccontare il percorso di Noemi è stata la stessa Germani in un’intervista a DiPiù: “Lei stava vivendo un periodo buio perché non accettava se stessa: quando si guardava allo specchio, soffriva. Era all’apice del suo disagio. Ma dal punto di vista psicologico aveva cominciato a capire che doveva mettersi in gioco e agire”.
Il metodo META, infatti, non prevede solo un piano alimentare, ma un vero e proprio team multidisciplinare composto da dietisti, psicoterapeuti, medici estetici e personal trainer. “Al paziente che vuole perdere peso non si può solo imporre una dieta, intesa come riduzione del numero di calorie. Il paziente va convinto a cambiare lo stile di vita”, ha spiegato Germani.
Cosa prevede la dieta META
Il regime seguito da Noemi si basa su sei pasti giornalieri bilanciati, che includono una fonte proteica principale (carne, pesce, legumi o uova), verdure e una moderata quantità di carboidrati come pane o pasta. Tra i pasti principali, la cantante poteva concedersi snack salutari come yogurt, frutta secca e cioccolato, per evitare di arrivare ai pasti con una fame eccessiva.
Inoltre, la dieta META non impone rinunce drastiche: è previsto un pasto libero a settimana, per mantenere un rapporto sano con il cibo e prevenire frustrazioni. Un’altra regola fondamentale riguarda le esibizioni dal vivo: “Quando si canta si stimola molto il diaframma, il principale muscolo che regola la nostra respirazione, ed esibirsi con la cena nello stomaco non è proprio la migliore delle cose. Meglio mangiare dopo, con calma”.
Le fasi del metodo META
Il metodo si articola in diverse fasi, ciascuna finalizzata a una conoscenza più approfondita del paziente e alla creazione di un piano su misura:
- Analisi iniziale: esami clinici e genetici per valutare metabolismo, predisposizioni e squilibri metabolici come resistenza insulinica, infiammazione e disbiosi intestinale;
- Test nutrizionali: per comprendere il rapporto con il cibo e le esigenze individuali;
- Valutazione dell’attività fisica: per personalizzare l’approccio al movimento;
- Piano alimentare su misura: che include tutti i nutrienti necessari senza restrizioni punitive.
Un esempio di giornata tipo con la dieta META
Ecco un esempio di giornata alimentare seguendo il metodo META:
- Colazione: proteine (uova, bresaola o yogurt), carboidrati (pane tostato) e frutta secca;
- Spuntino mattutino: frutta fresca o yogurt con parmigiano;
- Pranzo: piatto unico bilanciato (insalata con semi, proteine e verdure) o un pasto più leggero da integrare con la merenda;
- Merenda: crackers con formaggio spalmabile o un pancake;
- Cena: primo piatto con contorno e una piccola concessione, come un dolce, prima di dormire.
Grazie a questo approccio, Noemi non solo ha perso 15 kg in un anno e mezzo, ma ha anche mantenuto il suo peso forma, dimostrando che il vero segreto per stare bene con se stessi non è una dieta drastica, ma un cambiamento di stile di vita.