Difesa: Crosetto incontra l’omologo francese

Difesa: Crosetto incontra l’omologo francese

Ieri a Roma il ministro della Difesa Guido Crosetto ha incontrato il suo omologo francese. I due hanno concordato il sostegno a Kiev.

Guido Crosetto e il ministro francese Sebastien Lecornu si sono incontrati ieri a Villa Madama, a Roma. Come scrive su Twitter il ministero della Difesa l’incontro ha ribadito il sostegno a Kiev e si è focalizzato sui temi “di comune interesse” in agenda, “tra cui Ucraina, sicurezza e stabilità del Mediterraneo nonché la collaborazione tra Forze armate italiane e francesi”.

Il ministero della Difesa commenta l’incontro tra i due come “cordiale e proficuo” e sottolinea i valori condivisi tra Italia e Francia e ha rafforzato la visione strategica comune. Roma e Parigi sono in piena sintonia sui tre temi centrali sul tavolo di discussione dei due ministri. “Col ministro francese c’è stata collaborazione totale su moltissimi argomenti partendo dall’Ucraina e arrivando al Mediterraneo allargato”, ha detto poi il ministro Crosetto.

Guido Crosetto

Centrale la sicurezza nel Mediterraneo per interessi comuni di Italia e Francia

“La prossima settimana potrebbe nascere il nuovo decreto sugli aiuti all’Ucraina”, ha aggiunto Crosetto. L’obiettivo sia dell’Italia che della Francia è scongiurare la terza guerra mondiale che secondo quanto ha dichiarato il ministro Crosetto “inizierebbe nel momento in cui carri armati russi arrivassero a Kiev e ai confini d’Europa”. Qualsiasi incidente o evento casuale potrebbe creare un’escalation che porterebbe la Russia in guerra contro la Nato, non solo con l’Ucraina.

Italia e Francia, inoltre, oltre a concordare il sostegno a Kiev e alla difesa comune del fianco Est della Nato hanno parlato della sicurezza nel Mediterraneo. I due paesi riconoscono la vitale importanza del Mediterraneo per la sicurezza e gli interessi comuni. La regione mediterranea è il confine sud dell’Europa ed è centrale per le principali sfide geopolitiche internazionali: “l’inasprimento della concorrenza strategica, la libertà di navigazione e il rischio di conflitti ad alta intensità potrebbero mettere in pericolo le rotte commerciali, i rifornimenti energetici e le principali dorsali di comunicazione.”