Quarantena, sorveglianza attiva e isolamento: le differenze e la durata. Le nuove regole

Quarantena, sorveglianza attiva e isolamento: le differenze e la durata. Le nuove regole

Quali sono le differenze tra quarantena, sorveglianza attiva e isolamento. Le nuove regole e la durata.

Alla luce delle nuove regole, è opportuno affrontare un tema forse poco chiaro: quello delle differenze tra quarantena e isolamento. Spesso i due termini vengono impropriamente utilizzati come sinonimi. Invece, come specificato anche dal governo, si tratta di due termini che indicano due condizioni differenti.

Covid, le differenze tra quarantena, sorveglianza attiva e isolamento

Come specificato sul sito del governo, sono tre le condizioni differenti che dobbiamo tenere a mente: quarantena, sorveglianza attiva e isolamento.

La quarantena

Si parla di quarantena riferendosi ad una persona sana che ha avuto un contatto stretto con un soggetto risultato positivo al Covid.

La quarantena si attua ad una persona sana (contatto stretto) che è stata esposta ad un caso COVID-19, con l’obiettivo di monitorare i sintomi e assicurare l’identificazione precoce dei casi”, è la definizione riportata sul sito del governo.

L’isolamento

Il secondo caso è quello dell’isolamento. Si parla di isolamento per riferirsi a persone positive al Covid. Queste persone sono isolate dalle persone sane per evitare la diffusione del virus.

L’isolamento consiste nel separare quanto più possibile le persone affette da COVID-19 da quelle sane al fine di prevenire la diffusione dell’infezione, durante il periodo di trasmissibilità”.

La sorveglianza attiva

Con l’approvazione delle nuove regole sulla quarantena è venuto alla ribalta anche un terzo caso, quello della sorveglianza attiva. Durante la sorveglianza attiva l’operatore sanitario resta in contatto con la persona in sorveglianza per monitorarne le condizioni di salute.

La sorveglianza attiva è una misura durante la quale l’operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza.

Quarantena Coronavirus

Quanto dura l’isolamento

L’isolamento, che si riferisce come abbiamo visto ad un soggetto positivo al Covid, dura 10 giorni dalla manifestazione dei sintomi. Al termine dei dieci giorni si procede con un test. Con esito negativo cessa l’isolamento.

Per chi è positivo ma asintomatico, se ha completato il ciclo vaccinale o ha ricevuto la dose booster da 120 giorni l’isolamento ha una durata di 7 giorni che si contano a partire dalla data nella quale è stato effettuato il tampone che ha dato esito positivo. Alla fine dell’isolamento si deve procedere con un test.

Per chi è asintomatico ma ha completato il ciclo vaccinale o ricevuto la terza dose da più di 120 giorni l’isolamento ha una durata di dieci giorni ma il conteggio parte dalla data in cui si è effettuato il test che ha dato esito positivo. Anche in questo caso l’isolamento termina con un tampone con esito negativo.

Per i casi in cui il tamponi continui a dare esito positivo, l’isolamento termina dopo ventuno giorni a condizione che negli ultimi sette non si siano manifestati sintomi.

Quanto dura la quarantena

Per la quarantena le regole sono differenti. Chi ha completato il ciclo di vaccinazione o ricevuto la terza dose entro 120 giorni ed entra in contatto stretto con un soggetto positivo non scatta la quarantena. Si applica un periodo di auto-sorveglianza e scatta l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 fino al decimo giorno successivo all’ultimo contatto stretto con il soggetto risultato positivo al Covid.

Per chi ha completato il ciclo di vaccinazione o ha ricevuto la terza dose o è guarito da più di 120 giorni scatta la quarantena ma dalla durata di cinque giorni. La quarantena termine con un tampone con esito negativo.

Per i non vaccinati la quarantena ha una durata di 10 giorni. Anche in questo caso la quarantena termina con un tampone con esito negativo.