Crisi di governo, Conte si è dimesso

Crisi di governo, Conte si è dimesso

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Quirinale per rassegnare le dimissioni.

ROMA – Le dimissioni del premier Conte sono ormai realtà. Il presidente del Consiglio, dopo il Cdm del 26 gennaio, sale al Quirinale per rimettere il suo mandato.

E’ convocato – si legge nella nota di Palazzo Chigi – per martedì 26 gennaio il Consiglio dei Ministri nel quale il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, comunicherà ai ministri la volontà di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni. A seguire il Presidente Conte si recherà dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella“.

Conte al Quirinale

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha raggiunto il Quirinale alle ore 12.02 per rimettere il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Un colloquio durato circa mezz’ora. Intorno alle 12.30 il premier dimissionario ha lasciato il Quirinale per recarsi in Parlamento per i colloqui con i presidenti di Camera e Senato.

Il Consiglio dei Ministri del 26 gennaio: Conte conferma le dimissioni

Nella mattinata del 26 gennaio, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha confermato in Consiglio dei Ministri la sua decisione di salire al Colle per rassegnare le dimissioni.

Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri nel corso della quale il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha comunicato ai ministri la volontà di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni. A seguire, il Presidente Conte si recherà dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, recita la nota pubblicata sul sito di Palazzo Chigi.

Giuseppe Conte

M5s, Pd e Leu: “Al fianco del premier Conte”

La decisione del premier Conte è stata commentata dai singoli partiti. Come riportato dal Corriere della Sera, Leu ha ribadito il “convinto sostegno a Giuseppe Conte“.

Una posizione condivisa anche da Nicola Zingaretti con un post sui social: “Con Conte per un nuovo governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l’Italia ha davanti“.

Da parte del M5s è stata ribadita la posizione del partito: “Noi restiamo al fianco di Conte, continueremo a coltivare esclusivamente l’interesse dei cittadini, puntiamo a uscire dal più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza che non aiuta […]“.

Giuseppe Conte Luigi Di Maio

Gli scenari

Come anticipato, il premier Conte sembra essere intenzionato a chiedere un terzo incarico per formare una nuova maggioranza. Una soluzione che sembra essere condivisa da Leu, M5s e Pd. Da capire, però, i numeri di questo possibile esecutivo in Parlamento. Il Movimento 5 Stelle ad esempio non vede di buon occhio il ritorno di Renzi nella coalizione di maggioranza, anche se i numeri di Italia Viva potrebbero risultare decisivi anche per la stabilità del nuovo esecutivo.

Non si esclude neanche l’ipotesi di un governo di unità nazionale con un presidente del Consiglio tecnico. Resta anche la possibilità di un ritorno alle urne, ma sembra essere uno scenario più remoto rispetto agli altri due.

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