Dimissioni Di Maio, impennata dello spread

Dimissioni Di Maio, impennata dello spread

Impennata dello spread alla notizia delle dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del Movimento 5 Stelle. Colpa del clima di incertezza politica.

Lo spread sale a fino a quasi 170 punti base e reagisce alla notizia sulle possibili imminenti dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del Movimento 5 Stelle.

Impennata dello spread dopo la notizia delle possibili dimissioni di Luigi Di Maio

Dopo la notizia sulle dimissioni di Luigi Di Maio lo spread ha fatto registrare un’impennata arrivando a sfiorare i 170 punti. I dati mostrano che l’aumento coincide proprio con la pubblicazione e la diffusione della notizia del possibile passo indietro da parte del leader del Movimento 5 Stelle.

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Una conseguenza prevedibile

Il balzo dello spread era prevedibile. A prescindere dal valore politico di Luigi Di Maio, a preoccupare, come di consueto, è l’incertezza politica. Incertezza legata in piccola parte alle sorti del Ministro degli Esteri ma soprattutto al futuro del Movimento 5 Stelle.

Il clima di incertezza, insieme con un crescente clima di sfiducia, nasce dalle poche informazioni a disposizioni sul futuro del M5s. Chi sarà alla guida? Ci sarà una gestione collegiale del potere o ci sarà un successore di Di Maio? Continuerà il lavoro del suo predecessore o darà vita a una rivoluzione ideologica?

Fonte foto: https://www.facebook.com/LuigiDiMaio

Dimissioni Di Maio, c’è un clima di incertezza intorno alla politica italiana

Inutile sottolineare come queste domande interessino e agitino anche la maggioranza di governo, nonostante Conte e Zingaretti abbiano (presumibilmente) più informazioni di quante non ne abbia raccolte la stampa nelle ultime settimane e nelle ultime ore.

Di Maio avrà rassicurato gli alleati di governo, ma è evidente che il futuro rappresenti un’incognita. Nel Movimento ci sono anime decisamente critiche sull’alleanza con il Partito democratico, e non si può escludere che dalla rivoluzione emerga proprio quest’anima. Soprattutto se a esprimersi sulla successione di Luigi Di Maio sarà la base del Movimento, ossia la Piattaforma Rousseau.

Ad oggi non è possibile escludere neanche la peggiore delle ipotesi, ossia la caduta del governo e le elezioni anticipate.