Dipendenti pubblici: dal 2023 aumenti in busta paga
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Direttore: Alessandro Plateroti

Dipendenti pubblici: dal 2023 aumenti in busta paga

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Bonus 2023 per i posti statali, i dipendenti pubblici avranno un aumento direttamente in busta paga dal prossimo anno.

Nella legge di bilancio viene stanziato un miliardo e mezzo di euro per l’erogazione di un bonus per i dipendenti pubblici, i quali troveranno in busta paga un aumento, solo per l’anno 3032. Questa “aumento” però, anche a causa dell’inflazione, non raggiunge cifre esorbitanti, scaturendo polemiche da parte del sindacato Anief che chiedeva di più.

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Cosa prevede il bonus?

Nella legge di bilancio è previsto un miliardo di euro stanziato per l’erogazione, solo per il 2023, di un’indennità una tantum da corrispondere per tredici mensilità, pari all’1,5% dello stipendio lordo. Il beneficio si aggiungerà all’indennità di vacanza contrattuale, stanziata nella manovra 2022.

L’indennità di vacanza contrattuale prevedeva una spesa di 310 milioni per l’anno in corso e di 500 milioni a partire dal 2023 “per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico” con aumenti sul tabellare dello 0,3 per cento da aprile a giugno 2022 e dello 0,5 per cento dal 1° luglio. Con l’entrata in vigore della legge di bilancio, gli stipendi dei dipendenti pubblici aumenteranno ulteriormente, anche se non eccessivamente.

L’aumento varierà di circa 21 euro fino ai 70 euro mensili, opzione che cambierà a seconda della fascia retributiva del soggetto interessato. Si tratta quindi di un anticipo di quanto spetterebbe ai lavoratori per il rinnovo dei contratti relativi al triennio 2022-2024. L’aumento spetterà anche ai dipendenti pubblici che lavorano per comuni e regioni, ma in questo caso la spesa sarà a carico degli enti territoriali.

Proteste dalla Anief

Nonostante l’iniziativa del governo, il sindacato Anief polemizza in quanto i soldi stanziati non sono sufficienti, per cui “per i lavoratori statali si prospetta un 2023 ancora più avaro dell’ultimo periodo”. Anief denuncia soprattutto la mancata copertura dell’indennità di vacanza contrattuale da assegnare per legge nei periodi, come l’attuale, di mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale.

Questa indennità per il 2022 è pari al 7,1%, e per il 2023 è stimato al 4,3%, quindi secondo il sindacato gli aumenti dovrebbero essere ben più generosi di quelli previsti con il bonus inserito in manovra. Per Anief, per molti lavoratori l’incremento sarà infatti di circa 30 euro in busta paga, una somma irrisoria perché “ai sensi della norma vigente sull’indennità di vacanza contrattuale” l’adeguamento dovrebbe essere di 120 euro. 

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ultimo aggiornamento: 30 Novembre 2022 15:07

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