“Fuori il nome di chi ha il ciclo” l’annuncio choc nel supermercato

“Fuori il nome di chi ha il ciclo” l’annuncio choc nel supermercato

L’audio di una dirigente del supermercato nella ricerca della colpevole.

A Pescara una dirigente di un supermercato trova un assorbente fuori dal cestino e ha iniziato la caccia alla colpevole. “Voglio il nome e cognome di chi oggi ha il ciclo mestruale, ok? Sennò gli calo le mutande io”. Ha annunciato infuriata in un messaggio vocale su Whatsapp a tutte le dipendenti.

La dirigente avrebbe trovato un assorbente usato fuori dal cestino del bagno del personale. Questo avrebbe scatenato la sua ira tanto da arrivare alla denuncia della Filcams Cgil Abruzzo e Moilse. “Visto il rifiuto delle lavoratrici di comunicare nell’immediato quanto richiesto, la violenza verbale si è tramutata in fisica in quanto si è passati dalle parole ai fatti”, ha sottolineato l’associazione sindacale.

Le prime minacce della dirigente sono passate poi a quella più serie. Ha dichiarato che se non fosse venuta fuori la colpevole, avrebbe inviato una lettera di contestazione a tutti i capo reparto. Poi avrebbe adottato provvedimenti disciplinari, per arrivare addirittura al mancato rinnovo dei contratti in scadenza.

Supermercato

Dipendenti costrette a spogliarsi

Le 12 dipendenti che erano risultate di turno dalla lista dei lavoratori presenti quel giorno sono state invitate a manifestare la loro non colpevolezza dei fatti in modo molto pratico, ovvero, togliendosi pantaloni e mutandine negli spogliatoi. Il fatto così è arrivato all’associazione sindacale perché alcune delle dipendenti che sono state costrette a spogliarsi sono andate a denunciare l’abuso.

Il segretario provinciale dell’associazione sottolinea che “si tratta dell’ennesimo caso di vessazioni e soprusi nei confronti di lavoratori e lavoratrici del commercio che abbiamo voluto rendere pubblico”. “È necessario abbattere il muro di omertà dietro al quale, spesso, nel settore del commercio, si nascondono titolari scorretti che restano impuniti pur mobbizzando sistematicamente i lavoratori”. Il sindacato adesso sta valutando l’idea di avviare azioni legali, accusando il supermercato di Pescara di violenza nei conronti delle dipendenti.