I dati allarmanti sulla dipendenza da cellulare: con lo smartphone già a 6 anni

I dati allarmanti sulla dipendenza da cellulare: con lo smartphone già a 6 anni

Save The Children lancia un allarme sulla dipendenza dai cellulari, che in Italia coinvolge un gran numero di bambini e adolescenti.

Nell’era di Internet siamo tutti connessi, o iperconnessi oserei dire. Già dalla tenera età, al giorno d’oggi è molto facile vedere bambini attratti dallo schermo di cellulari e tablet, tanto da diventarne ossessionati. A spaventare sono i dati evidenziati da Save The Children: si abbassa sempre più l’età in cui si utilizza lo smartphone.

Il 22,1% dei bambini davanti al cellulare

Una delle ultime raccomandazioni lanciate dal Governo, prevedeva il divieto dei cellulari a quei ragazzini ritenuti pericolosi. Anche l’Oms si era raccomandata sull’importanza di non utilizzare dispositivi tecnologici per i bambini al di sotto dei 2 anni.

Eppure, in una società sempre più frenetica, le famiglie hanno sempre meno tempo da dedicare ai propri figli e – per distrarli più velocemente possibile – preferiscono “calmarli” con lo schermo del proprio cellulare. Questo però, avviene già dalla tenerissima età: secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia il 22,1% dei bambini di 2-5 mesi passa del tempo davanti allo schermo.

Con l’aumentare dell’età, aumenta anche il tempo di esposizione davanti a tablet e cellulari. Quasi 3 bambini su 5, di un’età compresa tra gli 11 e i 15 mesi, utilizza il telefono da un’ora alle tre ore al giorno.

Oltre 1 bambino su 6 tra undici e quindici mesi è esposto a schermi almeno un’ora al giorno, il 3% per tre ore e più al giorno.

Save The Children: i rischi dell’esposizione precoce

I dati, diffusi da Save The Children, evidenziano che tra i rischi dell’esposizione troppo precoce e prolungata, c’è in primis l’impatto negativo sullo sviluppo cognitivo, linguistico e emotivo del bambino.

A lungo andare però, si rischia di favorire comportamenti sedentari e obesità infantile. Oltre alla questione degli schermi, entrano in ballo anche gli assistenti vocali: il 46% delle famiglie con almeno una figlia o un figlio entro gli 8 anni d’età è in possesso di un assistente vocale, di cui 1 bambino su 3 interagisce in autonomia.

Sempre più giovani davanti allo schermo

In Italia i numero sono allarmanti. Nel corso degli anni, si abbassa sempre di più l’età in cui i bambini vengono a contatto con i cellulari, spesso per tempi eccessivi. Il 78,3% di bambini tra gli 11 e i 13 anni utilizza internet tutti i giorni, soprattutto attraverso lo smartphone.

Grazie ad Internet, gli adolescenti utilizzano sempre più facilmente i social network a disposizione. In particolare, con il proprio cellulare gli adolescenti oggi guardano i video (84%) e utilizzano i social media (79%), tra cui Facebook, ma ancor di più Instagram, TikTok e Snapchat.

Il 72,4% dei ragazzini utilizza anche i videogiochi. Ma sono le ragazze ad utilizzare Internet con più costanza. Tuttavia, c’è da dire che molti giovani utilizzano la propria connessione anche per informarsi: il 28,5% degli 11-17enni legge riviste e giornali online, e sfrutta i social media come canali di informazione.

L’allarme sulla dipendenza da internet

Save the Children lancia l’allarme su quanto, nella maggior parte dei casi, l’utilizzo di Internet possa trasformarsi in una vera e propria dipendenza. In Italia emerge che il 13,5% delle ragazze e dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni, mostra un uso problematico dei social media.

A preoccupare sono i motivi che spingono gli adolescenti a nascondersi dietro i propri schermi. Per molti di essi, è solo un modo per fuggire da sentimenti negativi, mentre è con i videogiochi che i ragazzini ne fanno un uso problematico.

In Italia ci sono 87 centri territoriali che offrono assistenza ai minorenni attraverso équipe multidisciplinari formate da psicologi, assistenti sociali, educatori. Mentre l’età più pericolosa è quella dei 13 anni, a chiedere aiuto fino ad oggi sono stati i ragazzi di età compresa fra i 15 e i 17 anni.