Dipendenza digitale, Feltri senza freni: le dure parole

Dipendenza digitale, Feltri senza freni: le dure parole

Vittorio Feltri critica l’approccio alla crisi di dipendenza digitale, sottolineando il ruolo cruciale dell’educazione familiare.

La recente denuncia della città di New York nei confronti dei colossi dei social media – TikTok, Instagram, Facebook, Snapchat, e YouTube – per il loro presunto ruolo nell’incitare una crisi di salute mentale tra i giovani, ha acceso un dibattito acceso in cui Vittorio Feltri, direttore editoriale de Il Giornale, ha deciso di intervenire.

Vittorio Feltri

La visione di Feltri sulla dipendenza digitale

Non è soltanto il permanere troppo a lungo sui social a essere nocivo; anche l’alcol, i farmaci, il cibo, lo sport possono essere dannosi se consumati o praticati senza regole e discernimento“, sostiene Feltri. Per lui, demonizzare i social network non è la soluzione; piuttosto, critica l’atteggiamento di chi cerca un capro espiatorio invece di affrontare il problema alla radice.

Il ruolo dei genitori secondo il giornalista

Feltri punta il dito contro la mancanza di supervisione da parte dei genitori nel consumo di contenuti digitali da parte dei loro figli. “Sono i genitori a dovere supervisionare bambini e adolescenti, stabilendo quando e quanto lo smartphone può essere adoperato, impegnandosi poi a verificare i tempi trascorsi sui social e le pagine visitate“, afferma il giornalista.

La sua critica si estende anche alla facilità con cui alcuni genitori ricorrono ai dispositivi digitali per placare o distrarre i figli, abituandoli sin da piccoli a una costante presenza digitale. Feltri si spinge oltre, evidenziando come i comportamenti dei genitori influenzino direttamente quelli dei figli: “Aggiungo, infine, che i nostri figli ricalcano i nostri stessi comportamenti. Se stanno ore ed ore sulla rete è perché vedono gli adulti di riferimento fare lo stesso“. La soluzione, per il giornalista Vittorio Feltri, non risiede nel trovare colpevoli esterni, ma richiede una presa di coscienza collettiva e un cambiamento nel comportamento familiare.