Il destino del calcio italiano sospeso tra offerte ridimensionate e un audace piano B: un canale tematico Serie A.
Dietro le quinte del calcio italiano si svolge una battaglia intensa: quella per i diritti televisivi della Serie A. Un terreno di gioco dove giganti mediatici come Amazon, Dazn, Sky e Mediaset fanno da protagonisti. Eppure, il panorama attuale non è incoraggiante, con offerte ben inferiori al minimo richiesto dalla Lega Serie A e il ritiro di Amazon dalla competizione.
Le cifre iniziano a diventare preoccupanti. Le offerte per i diritti TV della Serie A dal 2024/25 non raggiungono il minimo di 1,15 miliardi di euro a stagione richiesto dalla Lega. Sky e Dazn, attuali detentori dei diritti per il triennio 2021-24, offrono cifre al ribasso, così come Mediaset, interessata a trasmettere una partita in chiaro. L’attesa di un nuovo concorrente, come Amazon, si è rivelata vana, confermando un mercato difficile.
In questo scenario, la Lega Serie A ha respinto le offerte ricevute e ha deciso di avviare una fase di trattative private con Dazn, Sky e Mediaset, mirando a raggiungere un accordo economicamente più vantaggioso di quello attuale.
Il piano B: canale tematico
Se le trattative private non dovessero andare a buon fine, la Lega Serie A ha un piano B in serbo. Nonostante sia un’opzione menzionata ciclicamente ma mai attuata, l’idea di creare un canale tematico della Serie A potrebbe finalmente prendere forma.
Il canale, sviluppato in collaborazione con un ente finanziario, avrebbe una programmazione completa, con partite dal vivo, interviste, repliche e analisi, operativo 24/7. Uno scenario allettante, ma anche carico di incertezze.
A questo punto, le trattative iniziano a sembrare più un gioco di scacchi che una negoziazione. Ogni mossa conta, ogni giocatore ha una strategia. In questo gioco, la Lega non può permettersi di perdere.