Disabile per incidente sul lavoro: aspetta il risarcimento

Disabile per incidente sul lavoro: aspetta il risarcimento

Paraplegico dal 2006, Davide Rusconi aspetta ancora un risarcimento da ormai vent’anni che forse non arriverà mai.

Originario di Casargo, in provincia di Lecco. Davide Rusconi ora ha 37 anni, ed è disabile da quando aveva 21 anni, da quando è rimasto vittima di in una caduta in un cantiere edile dove lavorava come muratore. Ad oggi il giovane è costretto a vivere su una sedia a rotelle, e dal 2006 aspetta un risarcimento che probabilmente non arriverà mai.

carrozzina sedia a rotelle

L’incidente del 2006

Era il 3 luglio del 2006 quando Davide lavorava come muratore presso una ditta edile di Casargo, dove prestava servizio anche suo padre. Mentre smontava un ponteggio non a norma cade da un’impalcatura, anche a causa della carenza di precauzioni e strumenti di sicurezza. Ma fortunatamente il 37enne si salva per miracolo, anche se la lesione del midollo lo ha costretto su una sedia a rotelle.

Viene operato all’ospedale San Raffaele per poi venire trasferito al Morelli per la riabilitazione. “Da quel giorno la carrozzina è diventata le mie gambe e io mi sono ritrovato a dover affrontare una nuova vita”, racconta Davide, spiegando che a livello legale il giudice conferma che sarebbe stato risarcito con centinaia di migliaia di euro.

L’ex proprietario però ha cambiato il nome alla ditta intestandola al figlio “insieme alla maggior parte dei suoi beni, immobiliari e non”, costringendo Davide ad accettare proposte alternative. Alla fine il 37enne ottiene solo una minima parte della somma stabilita dal giudice, molto lontani dai 600mila euro previsti. “Sappiamo come funziona la giustizia in Italia: si spendono un sacco di soldi per fare i processi e poi la vittima la prende in quel posto”.

La vita di Davide oggi

Nonostante la delusione di non aver avuto il Paese dalla propria parte, Davide ha continuato a costruirsi la propria vita sebbene la trascorra sulla sedia a rotelle. Nel 2011 apre una tipografia che ha gestito insieme ad un amico per oltre 10 anni. “Un modo per rendermi utile per la comunità di Casargo e per tenere occupata la mente”, dice.

Seguendo le sue passioni, nel 2016 ha fondato anche il gruppo dei Ragazzi del falò di Casargo, una tradizione vecchia di almeno 300 anni che prevede di accendere un grande falò il giorno della Vigilia di Natale. Nel 2019 è riuscito a pubblicare un libro a fumetti, una sorta di fotoromanzo, “che racconta il rito centenario del falò, con foto d’epoca e moderne e una storia proposta in maniera goliardica questa tradizione”.