Un ragazzo disabile è stato sequestrato, torturato e gettato in un fiume. Arriva l’orribile racconto della madre.
Dopo il sequestro in seguito ad un annuncio avvenuto qualche settimana fa, ci si ritrova a parlare di un caso di cronaca vagamente simile. Attratto tramite l’inganno da altri ragazzi, un disabile è stato sequestrato, torturato e poi gettato in un fiume. La madre del ragazzo ha denunciato l’accaduto tramite un post sui social. Le indagini svolte dai Carabinieri sono ancora in corso, e saranno perciò in grado di fornire ulteriori dettagli su questo increscioso episodio.

Disabile sequestrato e gettato nel fiume: i dettagli
Quella che sarebbe dovuta essere una serata di Halloween piacevole e all’insegna dello svago, si è trasformata ben presto in un vero e proprio incubo. Un ragazzo di 15 anni di Moncalieri affetto da disabilità, è stato infatti sequestrato, torturato e gettato nel fiume Po.
L’accaduto è infatti avvenuto nei pressi di Torino. Stando a quanto raccontato dalla madre, i due ragazzi che si sono resi autori di questo folle gesto hanno un’età di circa 15 e 16 anni. Dopo aver attirato con l’inganno il ragazzo fingendosi suoi amici, hanno poi messo in atto le brutalità di cui sopra.
I due hanno rinchiuso il ragazzo dentro una stanza per ore, costringendolo a rasarsi a zero sotto minaccia con un cacciavite. Dopo aver fatto ciò, i due hanno costretto il ragazzo a denudarsi e lo hanno fatto immergere nel fiume Po. Le indagini dei Carabinieri sono ancora in corso.
Le parole della madre: il racconto
Le parole della madre del ragazzo disabile, riportate da Today, hanno denunciato l’accaduto in maniera dettagliata: “Io sapevo che era a dormire dal nonno e che non è mai arrivato noi l’abbiamo scoperto il mattino. Io ringrazio Dio che mio figlio è vivo, voglio solo giustizia. Questi mostri gli hanno spento una sigaretta sulla caviglia oltretutto. Non contenti l’hanno portato nel Po e non soddisfatti l’hanno fatto mettere sotto una fontanella con il getto sulla schiena“.