Porto di Poole: Grave incidente petrolifero
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Disastro ambientale: grave incidente petrolifero

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Il 26 marzo si è verificato un incidente petrolifero presso il Porto di Poole, situato nell’Inghilterra sudorientale.

L’incidente è stato causato dal rilascio di circa 200 barili di “fluido di riserva”, composto per l’85% da acqua e per il 15% da olio, da parte dell’oleodotto del giacimento di Wytch Farm, il più grande del Regno Unito sulla terraferma.

Al momento le cause dell’incidente non sono note, ma la Poole Harbour Commissioners, l’ente che gestisce il porto naturale, ha dichiarato che i principali pericoli sono stati già rientrati. La falla è stata chiusa, sono state installate barriere per prevenire la diffusione della chiazza, che sta comunque iniziando a disperdersi, e parte del fluido è già stata recuperata.

Nonostante lo stato di emergenza dichiarato dalle autorità, non ci si aspetta un grave disastro ambientale.

Il Porto di Poole è una zona umida che ospita una grande varietà di uccelli, tra cui trampolieri e limicoli. Questa area è considerata un’importante zona di biodiversità, e i potenziali danni causati dall’incidente sono ancora da verificare.

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Le conseguenze dell’incidente

Secondo la NOAA, la maggior parte dei liquidi petroliferi forma una chiazza luminosa sulla superficie dell’acqua, ma alcuni liquidi possono affondare e coinvolgere anche la fauna del fondale. Tra le principali vittime ci sono gli uccelli, le tartarughe marine e i mammiferi come le balene e i delfini, ma anche pesci, crostacei e molluschi.

L’olio può impregnare il piumaggio degli uccelli e la pelliccia dei mammiferi, impedendo loro di volare o isolarsi dall’ambiente esterno e portandoli alla morte per affogamento o ipotermia. Inoltre, le sostanze presenti nell’olio possono essere inalate, ingerite o assorbite attraverso la pelle, portando all’avvelenamento. Le sostanze disperdenti utilizzate per ridurre la portata delle fuoriuscite possono rappresentare un ulteriore pericolo.

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ultimo aggiornamento: 27 Marzo 2023 16:36

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