La sonda che prometteva riscatto alla Russia s’infrange sui paesaggi lunari, niente da fare per la missione Luna-25.
La recente missione spaziale della Russia, rappresentata dalla sonda Luna-25, si è conclusa in tragedia. Secondo un comunicato ufficiale dell’ente spaziale russo, Roscosmos, il dispositivo, che avrebbe dovuto passare un anno sulla Luna, ha subito una catastrofica collisione con il suolo lunare poco prima dell’atterraggio previsto.
Missione fallita: evocazione dell’URSS
Lanciata nell’agosto scorso con un razzo Soyuz dal cosmodromo di Vostochny, la sonda, del peso di 800 chili, aveva come obiettivo principale l’analisi e il campionamento del suolo lunare. Tuttavia, a poche ore dall’atterraggio, una serie di imprevisti hanno condotto al fatale impatto. “Dopo aver fornito un impulso per determinare l’orbita ellittica prevista, abbiamo perso ogni comunicazione con Luna-25“, spiega la nota di Roscosmos. Nonostante i tentativi di ripristinare il contatto, l’analisi ha confermato la perdita irrecuperabile della sonda.
Questo fallimento ha risvegliato vecchie ombre sul programma spaziale russo, già segnato da anni di difficoltà finanziarie e controversie. Ma malgrado le sfide, l’orgoglio nazionale rimane intatto. Putin, evocando il glorioso passato dell’Unione Sovietica nello spazio, ha sottolineato l’impegno della Russia nel perseguire ambizioni cosmiche.
Ennesimo disastro spaziale russo
Questo incidente sarà sicuramente un duro colpo per Roscosmos, ma potrebbe anche rappresentare l’opportunità per la Russia di riflettere, apprendere prima nel panorama spaziale globale. La commissione formata per indagare sulle cause dell’accaduto sarà fondamentale per determinare il futuro delle esplorazioni russe. Intanto la guerra in Ucraina continua senza vedere la luce di una tregua.