Il capostazione, accusato del disastro ferroviario in Grecia, dovrà rispondere di reati pesanti rischiando da 10 anni all’ergastolo.
Continuano le indagini sul disastro ferroviario nella Grecia centrale che ha provocato 57 morti accertati e oltre 100 feriti. Durante l’interrogatorio di ieri al capostazione di Larissa, accusato di responsabilità, è emerso che l’incidente ia stato da una sua dimenticanza. L’uomo rischia da dieci anni all’ergastolo.
Sono 57 i morti accertati e oltre 100 feriti, ma soprattutto sono ancora 56 le persone disperse, perché di alcune carrozze non resta quasi nulla. I due mezzi, un treno passeggeri e un treno merci, si sono scontrati frontalmente mentre andavano a tutta velocità L’incidente sarebbe stato causato da una dimenticanza del capotreno, che non avrebbe girato la chiave per cambiare il binario di uno dei due convogli.
Le ricerche
Erano numerosi gli studenti che viaggiavano sul treno, di ritorno da Atene a Salonicco dopo le vacanze di Carnevale. Tra i feriti ci sono 48 persone ricoverate, tra cui 6 in terapia intensiva. Continuano le indagini da parte dei vigili del fuoco che stanno rimuovendo gradualmente i componenti metallici.
I cadaveri identificati attraverso il test del Dna fino ad ora sono state 20, ma il processo continuerà nei prossimi giorni. Tre hotel a Larissa sono stati dedicati ai parenti delle vittime e dei feriti. Sono ancora 56 i passeggeri dispersi dopo il disastro.
L’accusa contro il capostazione
Sotto accusa intanto il capostazione, che aveva dato la colpa ad un guasto. L’ipotesi è stata definita improbabile in quanto la macchina non aveva avuto nessun problema. Si parla quindi di un errore umano, che nessuno ha segnalato avvisando il macchinista che stava procedendo a tutta velocità verso il disastro.
Inoltre, il capostazione ha anche affermato che un altro treno ha avuto un problema in precedenza e che era sovraccarico di lavoro. Sul luogo del disastro due bombole di gas che non sono esplose, ma si sta esaminando se possano esserci state altre bombole che potrebbero aver causato l’esplosione.
Da ciò che emerge, quindi, l’incendio non sarebbe stato dunque causato dal solo scontro tra treni. Sulla base degli elementi ottenuti, il capostazione 59enne di Larissa risponderà di accuse pesanti, rischiando da dieci anni all’ergastolo.