Alle 20.30 il discorso di fine anno del presidente Mattarella. Pandemia e vaccini gli argomenti toccati dal Capo dello Stato.
ROMA – Alle 20.30 a reti unificate il presidente Mattarella ha tenuto il consueto discorso di fine anno. La pandemia e i vaccini gli argomenti toccati dal Capo dello Stato.
Il messaggio del presidente della Repubblica
“Avvicinandosi questo tradizionale di fine anno ho avvertito le difficoltà di trovare le parole adatte […] – ha detto il capo dello Stato – la pandemia mette a rischio le nostre esistenze, ferisce il nostro modo di vivere […]“.
“Il virus ci ha colpito prima di ogni altro Paese europeo. L’inizio del tunnel, i morti, le strade deserte, le tante solitudini. L’arrivo dell’estate ha portato con se l’idea dello scampato pericolo […]. Poi a settembre la seconda ondata del virus: contagi e morti […]“.
Mattarella: “La pandemia ha scavato solchi profondi”
Il presidente Mattarella si è rivolto ai cittadini: “La pandemia ha scavato solchi profondi delle nostre vite […], ha prodotto conseguenze sociali ed economiche. Ha seminato un senso di smarrimento, pone in discussione le prospettive di vita […]. E’ questa la realtà che bisogna riconoscere e affrontare […]“.
“Nella prima fase la reazione alla pandemia si è fondata sul senso della comunità. Adesso stiamo mettendo in atto misure più complete, a partire dalla vaccinazione. In campo economico l’Unione Europea ha messo in campo un provvedimento importante […]. La scienza è l’arma più forte e prevale su ignoranza e pregiudizi […]. Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere tanto più per gli operatori sanitari […]. Io mi vaccinerò il prima possibile, quando sarà il mio turno […]“.
Mattarella: “Le istituzioni devono avere responsabilità”
Il Capo dello Stato si è rivolto anche ai partiti: “Ci accingiamo a un grande compito. Tutto questo richiama e sollecita la responsabilità delle istituzioni […]. Il piano europeo per la ripartenza può permetterci di superare fragilità strutturali che hanno impedito all’Italia di crescere come avrebbe dovuto […]. La pandemia ci ha fatto riscoprire quanto siamo legati agli altri […]“.
Mattarella: “Il 2021 deve essere l’anno della sconfitta del virus”
Il presidente Mattarella si è proiettato al prossimo anno: “Il 2021 deve essere l’anno della sconfitta del virus e il primo della ripresa […]. Ci siamo ritrovati nei gesti concreti di molti […]. La fiducia si costruisce tenendo connesse la responsabilità delle istituzioni con i sentimenti delle persone […]. Si poteva fare di più e meglio con la pandemia, ma non va ignorato quanto realizzato […]. Ora dobbiamo preparare il futuro, questo è il tempo di costruttori. I mesi prossimi rappresentano un passaggio decisivo, non sono ammessi errori […]“.
“Vorrei sottolineare – ha concluso il Capo dello Stato – l’importanza di mantenere le raccomandazioni fino a quando la campagna di vaccinazione non ha sconfitto la pandemia […]”.