Conte, “Il governo finisce qui”. Salvini: “Mi bastava Saviano”. Renzi: “Avete fallito”

Conte, “Il governo finisce qui”. Salvini: “Mi bastava Saviano”. Renzi: “Avete fallito”

Il discorso di Giuseppe Conte al Senato. Dopo quindici giorni di tensione il premier riferisce in Aula sulla crisi di governo richiesta e poi rinnegata dalla Lega.

La crisi di governo chiesta dalla Lega di Matteo Salvini entra nel vivo con il discorso di Giuseppe Conte al Senato. Il premier farà il punto sulla delicatissima situazione politica e non sembra intenzionato a fare sconti a al leader della Lega.

Davanti al Senato si sono radunati i sostenitori della Lega e del Movimento Cinque Stelle che hanno dato la plastica dimostrazione della spaccatura all’interno del governo.

Giuseppe Conte al suo arrivo a Palazzo Madama è stato accolto dai fischi dei leghisti e dagli applausi dei sostenitori pentastellati.

Salvini e Di Maio hanno preso posto sulle loro poltrone ai lati del presidente del Consiglio.

Di seguito il video del discorso di Giuseppe Conte al Senato

https://www.youtube.com/watch?v=RrvX8yxO4k8

Il discorso di Giuseppe Conte al Senato

Nel suo discorso al Senato Giuseppe Conte farà il bilancio di questo anno (poco più) al governo e soprattutto dirà la sua su Lega e Movimento Cinque Stelle. Senza risparmiare critiche, anzi togliendosi qualche sassolino dalla scarpa convinto del fatto che il governo giallo-verde sia destinato a cadere nel giro di poche ore.

Ho chiesto di intervenire per riferire sulla crisi di governo innescata dal ministro dell’Interno e leader di una delle due forze di maggioranza […]. Il confronto in quest’Aula è lo strumento più efficace per garantire la democrazia parlamentare”.

Il giorno 8 agosto, Salvini ha diramato una nota con la quale ha dichiarato che la Lega non era disponibile a procedere con questo governo […] e ha presentato una mozione di sfiducia chiedendo immediata calendarizzazione. Siamo al cospetto di una decisione grave”.

fonte foto https://www.facebook.com/salviniofficial/

Conte: “La decisione della Lega di tornare alle urne la reputo grave”

Il premier ha ricostruito le tappe della crisi di governo ricordando le responsabilità della Lega e soprattutto quelle di Matteo Salvini.

“La decisione della Lega di interrompere il governo per tornare alle urne la reputo grave […]. Questo governo era nato per intercettare l’insoddisfazione dei cittadini che avevano manifestato un cambio di passo rispetto alle politiche pregresse.

Questa decisione viola il solenne impegno che il leader della Lega aveva assunto ad inizio legislatura con il contratto stipulato con il Movimento 5 Stelle. I tempi di questa decisione espongono il paese a gravi rischi, comporta elezioni anticipate in autunno. Considerati i tempi per la formazione del governo il rischio di trovarsi in esercizio finanziario provvisorio è altamente probabile […]. Questa crisi interviene in un momento delicato di dialogo con le istituzioni europee”.

Il Ministro dell’Interno ha mostrato di inseguire interessi personali e di partito. Considero pienamente legittimo per una formazione politica mirare a incrementare il proprio consenso, ma ogni partito è chiamato a operare una mediazione filtrando gli interessi di parte. Quando una forza politica si concentra sulla convenienza elettorale finisce per compromettere l’interesse nazionale”.

Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

Conte, “Far votare i cittadini è l’essenza della democrazia. Sollecitarli a votare ogni anno è irresponsabile”

Il Presidente del Consiglio ha poi rincarato la dose accusando il leader della Lega di essere mosso da interessi personali e di partito.

Far votare i cittadini è l’essenza della democrazia. Sollecitarli a votare ogni anno è irresponsabile. Le scelte compiute e i comportamenti adottati dal Ministro dell’Interno rivelano scarsa sensibilità istituzionale e scarsa cultura istituzionale. Perché aprire la crisi in pieno agosto quando da molte settimane era chiara l’insoddisfazione per un’esperienza di governo considerata evidentemente limitativa per chi ha chiesto pieni poteri per guidare il paese“.

La decisione del Ministro è stata comunicata dopo aver incassato l’approvazione del decreto Sicurezza Bis facendo supporre un comportamento opportunista […]. Pare contraddittoria la decisione di una forza di governo che presenta una mozione di sfiducia senza ritirare i ministri”.

Amici della Lega, per giustificare la decisione di tornare alle urne avete macchiato quattordici mesi di intensa attività di governo parlando del governo dei no. Avete offeso il mio aspetto personale“.

Dopo le europee il leader della Lega ha posto in essere un’operazione di distacco dal governo distraendolo dal suo lavoro istituzionale e spingendolo a cercare un pretesto per il ritorno alle urne. Il lavoro ha compromesso il lavoro avviato per la legge di bilancio”.

Roma 05/06/2018 – Senato della Repubblica voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte-Luigi Di Maio-Matteo Salvini

Il messaggio di Giuseppe Conte a Matteo Salvini: “Non abbiamo bisogno di persone con pieni poteri, abbiamo bisogno di di persone con cultura delle regole e sensibilità istituzionale”

Nella sua parte conclusiva Giuseppe Conte ha voluto rivolgersi direttamente a Salvini sottolineando le sue mancanze e le sue colpe.

Caro Matteo, promuovendo questa crisi ti sei assunto gravi responsabilità davanti al Paese. Ti ho sentito invocare le piazza per avere consenso. Il tuo comportamento mi preoccupa. Le crisi di governo non si affrontano nella piazze ma nel Parlamento, il principio dei pesi e contrappesi è fondamentale per precludere le linee autoritarie.

Caro Matteo, ti ispiri alle concezioni sovraniste […]; non abbiamo bisogno di persone che abbiano pieni poteri ma di persone con cultura delle regole e sensibilità istituzionale. Ci sono stati diversi episodi in questi mesi…[…]. Se avessi accettato di riferire al Senato sulla vicenda russa, che merita di essere chiarita anche per i suoi riflessi sul piano internazionale, avresti evitato al presidente del Consiglio di presentarsi al tuo posto rifiutando inoltre di condividere le informazioni in tuo possesso”.

Hai invaso le competenze degli altri diritti creando sovrapposizioni e interferenze che hanno minato l’efficacia dell’azione. Hai criticato singoli ministri quando io stesso ti avevo pregato di riferirmi direttamente e riservatamente qualsiasi osservazione sulla formazione della squadra di governo”.

Chi ha ruoli di governo dovrebbe evitare di accostare slogan politici a simboli religiosi”.

La crisi in atto compromette l’azione di questo governo che qui si arresta […]. La decisione della Lega di presentare la mozione di sfiducia e il comportamento delle ultime settimane mi impongono di interrompere questa esperienza di governo. Intendo completare questo passaggio recandomi dal presidente della Repubblica per rassegnare le mie dimissioni da presidente del consiglio”.

Il premier ha poi concluso elencando quelle che dovrebbero essere le priorità del prossimo governo, chiamato a prendere il posto di quello a guida Lega-Movimento Cinque Stelle.

La risposta di Matteo Salvini al premier Giuseppe Conte

Il primo a rispondere a Conte è stato, come da programma, Matteo Salvini.

Grazie e finalmente. Rifarei tutto quello che ho fatto. Con la grande forza di essere un uomo libero. Non ho paura del giudizio degli italiani. In quest’Aula ci sono donne e uomini liberi e donne e uomini meno liberi che hanno paura del giudizio degli italiani. Per sentirmi dare dell’autoritario, irrestponsabile, pericoloso, bastavano un Saviano o un Renzi. Noi abbiamo a cuure l’Italia che sarà, quella del 2050“.

I problemi ci sono, è evidente. Io non parlavo male di alcuni ministri. Io porto a casa un’Italia più sicura“.

Il video dell’intervento di Salvini in Aula

L’intervento di Matteo Renzi

Il terzo a prendere la parola dopo Giuseppe Conte e Matteo Salvini è stato il senatore del Pd Matteo Renzi.

Ricordo quando dicevate che avreste governato per trent’anni. Avete governato per quattordici mesi […]. Avete servito il paese ma i vostri risultati economici sono un fallimento […]. Abbiamo apprezzato le parole del Presidente del Consiglio sullo stile istituzionale, le avremmo gradite anche prima nel corso di questi quattordici mesi […]. In questo paese si è creato un clima di odio“.

Vi consiglio di prendere atto che questa crisi che avete aperto rischia di portare il paese alle elezioni autunnali. Mai si è votato in autunno. C’è da evitare l’aumento dell’Iva che porterebbe alla crisi dei consumi. Non è un colpo di Stato cambiare il governo, è un colpo di solea aprire una crisi di governo“.

Matteo Renzi

La replica di Giuseppe Conte

Al termine del lungo giro di interventi e prima di salire al Colle per rassegnare le proprie dimissioni, il premier dimissionario Giuseppe Conte ha preso nuovamente la parola per replicare.

Io non rinnego nulla di quello che abbiamo fatto, sull’immigrazione vorrei ricordare che sin dal primo incontro in sede europea ho portato una piattaforma politica con seri obiettivi. Questo governo ha avuto il coraggio e la capacità di affrontare il tema dell’immigrazione in maniera più complessa di quello che ho sentito. Il problema dello sbarco monopolizza tutta l’attenzione mediatica. Questo governo si è reso responsabile di una politica di maggiore rigore nella consapevolezza che la politica perseguita era dal punto di vista pratico non più perseguibile. Una indiscriminata accoglienza equivale a una non accoglienza“.

Da parte mia non c’è nessun ravvedimento. Io non ne faccio una questione personale. Con Matteo Salvini mi fermerei anche oggi a fare una chiacchierata su tante questioni. Il 3 giugno 2019 ho indetto una conferenza stampa in cui ho invocato un concetto di leale collaborazione […]. Per leale collaborazione ho provato a muovere critiche in privato e non in pubblico”.

La Lega ha presentato una mozione di sfiducia e ha chiesto elezioni subito. La mozione sarebbe stata ritirata, mi viene riferito. Se amiamo le istituzioni abbiamo il dovere della trasparenza […]. Non è mai successa una crisi ferragostana, non è semplice per il paese avere un governo coinvolto in una competizione elettorale. Non possiamo affidarci ad espedienti, tatticismi, giravolte verbali che io faccio fatica a comprendere. Se c’è mancanza di coraggio me l’assumo io di fronte al paese che ci guarda. Prendo atto che il leader della Lega Matteo Salvini manca nel coraggio di assumersi la responsabilità dei suoi comportamenti. Se gli manca il coraggio me lo assumo io: ritengo che questa sia l’unica conclusione trasparente e lineare. Io vado dal Presidente della Repubblica“.

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