Disposto l’arresto di Gianluigi Torzi, il broker della compravendita dell’immobile a Londra

Disposto l’arresto di Gianluigi Torzi, il broker della compravendita dell’immobile a Londra

Disposto l’arresto del broker Gianluigi Torzi, coinvolto nella compravendita di un immobile a Londra e sotto inchiesta da parte della giustizia vaticana.

Già noto all’opinione pubblica per il caso della compravendita dell’immobile a Londra, il torna alla ribalta il nome di Gianluigi Torzi, per il quale le autorità hanno disposto l’arresto. Proprio sul caso dell’immobile londinese a giustizia vaticana ha aperto un’inchiesta contestando profitti illeciti per 15 milioni.

Vaticano, arrestato il broker Gianluigi Torzi

Le autorità hanno eseguito l’ordinanza per l’arresto del broker Gianluigi Torzi. Il broker è accusato di autoriciclaggio.

Secondo le ipotesi degli inquirenti, parte dei 15 milioni è stata bonificata a due società quotate sui mercati italiani. L’operazione si è tradotta in un considerevole guadagno economico e i soldi in questione sono stati utilizzati per ripagare un debito di due aziende.

Gli inquirenti hanno portato alla luce un giro di fatturazioni false emesse per frodare il Fisco. Inoltre gli inquirenti parlano di una rete collaudata e di dinamiche rodate.

Guardia di Finanza

L’ordinanza del Gip

“Appare evidente che Gianluigi Torzi, con la collaborazione attiva di prestanome e di tecnici di fiducia, si serva di numerose società, operanti anche all’estero, come schermo per la propria attività imprenditoriale, in gran parte basata sull’elusione fiscale, provvedendo al reimpiego dei proventi illeciti in speculazioni finanziarie”, si legge nell’ordinanza con la quale si dispone l’arresto del broker come riferito dall’Adnkronos.

L’indagine, si legge nell’ordinanza, “è scaturita da una denuncia del Direttore Generale dell’istituto per le Opere di Religione, a seguito di una lettera presentata il 4.06.2019 dalla Segreteria di Stato L della Santa Sede, avente ad oggetto una richiesta di finanziamento, per un importo di 150 milioni di euro, motivata da non meglio precisate ragioni istituzionali: i successivi controlli hanno evidenziato che la richiesta di finanziamento era prodromica all’estinzione, per il tramite dello studio legale inglese Mischon De Reya, di un mutuo acceso su di un immobile sito in Londra, 60 Sloane Avenue, di proprietà della società off-shore 60 SA Limited, acquistata in data 2.05.2019 dalla Segreteria di Stato e ceduta dalla società di diritto lussemburghese Gutt Sa“.