A Torino distrutto il monumento dedicato ai caduti di Nassiriya

A Torino distrutto il monumento dedicato ai caduti di Nassiriya

A Torino distrutto il monumento dedicato ai caduti di Nassiriya. Condanna della politica.

TORINO – A Torino distrutto il monumento dedicato ai caduti di Nassiriya nella notte tra il 20 e il 21 agosto. Come raccontato da La Repubblica, la scultura, situata in corso IV Novembre, si compone di 19 figure umane stilizzate e unite tra loro.

L’opera è stata posata nel 2006 vicino piazza d’Armi per ricordare le vittime dell’attentato di tre anni. E’ stata aperta un’indagine per accertare meglio quanto successo e risalire ai responsabili di questo gesto. Il monumento, come annunciato dal Comune, sarà ripristinato nelle prossime settimane.

L’atto vandalico

L’atto vandalico è stato registrato nella notte tra il 20 e il 21 agosto. A lanciare l’allarme è stato un passante, con le autorità locali che hanno subito avviato un’indagine per accertare meglio quanto successo e provare a risalire ai responsabili di questo gesto.

L’opera è stata recuperata e messa in sicurezza in un deposito comunale. Nei prossimi giorni saranno effettuati tutti gli approfondimenti del caso per capire l’entità del danno e capire gli interventi da realizzare per ripristinare e rimettere al suo posto l’opera. Il Comune ha garantito che Torino avrà nuovamente il monumento.

Torino

La condanna della politica

Gesto condannato dall’intero mondo della politica. “Gli uffici del Comune – ha scritto sui social la sindaca Appendino poco dopo il fatto – per verificare la possibilità di ripristino. Il pensiero mio e della città torna alle famiglie delle vittime“.

Critiche anche dal presidente del Consiglio regionale Stefano Alassia: “Esprimo sdegno e condanna per questo vile gesto. Un atto ripugnante e vergognoso. La strage di Nassiriya è una ferita ancora aperta in cui morirono 19 italiani e molti rimasero feriti. Un tributo di sangue che il nostro Paese ha pagato per la pace, la libertà e sicurezza dei popoli. Mi auguro che gli inquirenti individuino i responsabili e he il monumento venga al più presto ripristinato“.