Olimpiadi di Parigi: alcolici venduti solo ai vip

Olimpiadi di Parigi: alcolici venduti solo ai vip

Il “doppio standard” che discrimina parte degli spettatori sul divieto degli alcolici ha suscitato una marea di critiche.

L’Organizzazione delle Olimpiadi a Parigi ha annunciato la decisione di vietare la vendita di bevande alcoliche. La stretta non riguarderà però i vip, ovvero coloro che acquistano servizi aggiuntivi oltre ai biglietti per le gare. E sono subito polemiche contro l’organizzazione francese.

bicchiere di birra alcolici

Il divieto di alcolici

In vista delle Olimpiadi in programma per l’estate prossima in Francia, il comitato organizzatore fa appello ad una legge locale che non ha suscitato l’approvazione di molti. In un articolo pubblicato sul quotidiano Le Parisien, si annuncia che non ci saranno bevande alcoliche offerte al pubblico nei locali destinati ai Giochi.

Le polemiche

La bufera di polemiche si è alzata però, non tanto per la decisione in sé, quanto per la discriminazione che stata fatta tra il pubblico. Il divieto infatti non riguarda tutti indistintamente, in quanto bere champagne, vino o birra sarà possibile nelle “aree di ospitalità VIP”.

Si fa riferimento quindi a quella categoria di persone che ha acquistato biglietti per servizi di alta gamma, inclusi servizi di ristorazione, intrattenimento, visite. Questo “doppio standard” che discrimina parte degli spettatori è stato grandemente criticato, anche sui social.

La Cojop si giustifica

Il Comitato organizzativo delle Olimpiadi (Cojop), si giustifica dicendo: È l’applicazione rigorosa della legge francese, che autorizza i servizi di ristorazione compreso il servizio di alcolici negli spazi di ospitalità disciplinati dalla legge sulla ristorazione”, spiegando di “non aver voluto chiedere un’esenzione o un regime speciale”.

La legge francese consente la deroga solo per dieci eventi per organizzatore, per anno e per comune. ” dato che “verranno organizzate più di 700 sessioni di gara in quindici giorni”, questa soluzione è apparsa impossibile da realizzare.

Gli organizzatori si sono limitati a dichiarare che non spetta a Parigi 2024 commentare questa differenza di regime, ma al legislatore in ultima istanza definire il quadro pertinente per gli organizzatori di eventi”. Tuttavia, la polemica sugli alcolici fa seguito alle critiche causate in precedenza per la vendita dei biglietti, in merito alla loro accessibilità e al loro prezzo.