Vietato entrare in piscina col turbante, i gestori: “Fa schifo quel coso sudaticcio”

Vietato entrare in piscina col turbante, i gestori: “Fa schifo quel coso sudaticcio”

Cacciato dalla piscina perché indossava il tradizionale turbante sul capo: riparte la polemica sul razzismo religioso.

A poche settimane dalla polemica contro le donne musulmane che volevano fare il bagno in mare vestite, a Brescia scoppia una nuova bufera contro un uomo di religione shik. Dopo aver fatto pagato il biglietto d’ingresso è entrato nel parco, ma gli è stato vietato di fare il bagno in piscina indossando il turbante sul capo.

Vietato fare il bagno con il turbante

La vicenda viene allo scoperto dopo che lo stesso cittadino indiano, residente nella Bassa Bresciana, ha pubblicato una recensione sulla pagina social di una piscina di Montichiari. Con il suo messaggio, l’uomo polemizza la decisione della struttura che gli ha impedito di fare il bagno indossando il tradizionale turbante.

Il copricapo, che simboleggia il rapporto tra il credente e Dio, non è stato ben visto dai gestori della struttura che hanno risposto al messaggio dell’uomo, che il regolamento è “una schifezza oscena”, con parole ancora più dure.

La risposta dei gestori: “Fa schifo”

“Che fa schifo, è quel turbante sudaticcio che avevi in testa. Se vuoi farti il bagno con quella monnezza lo fai a casa tua, non da noi”, scrive il proprietario. Sono stati numerosi i commenti a favore della struttura, che condividono il pensiero. Intanto, i gestori hanno rimborsato il biglietto d’ingresso al cliente indiano.