Australia, Djokovic vince il ricorso. Ora si attende la decisione del governo australiano

Australia, Djokovic vince il ricorso. Ora si attende la decisione del governo australiano

Novak Djokovic all’arrivo in Australia era stato bloccato sull’aereo per problemi con il visto, che gli era stato ritirato. Il tennista vince il ricorso.

Non inizia nel migliore dei modi l’esperienza australiana di Djokovic, il quale ha ottenuto una esenzione medica che gli consente di prendere parte all’Australian Open pur non essendo vaccinato. Ma la sua partecipazione da non vaccinato ha scatenato una polemica internazionale. Djokovic è arrivato in Australia ma è stato bloccato sull’aereo in quanto ha presentato un visto sbagliato.

La situazione è precipitata nel corso della ore con le autorità locali che hanno interrogato e poi messo in isolamento il tennista, al quale hanno poi rifiutato il visto costringendolo di fatto a lasciare il Paese. Djokovic ha deciso di presentare ricorso.

Nella notte (italiana) tra il 9 e il 10 gennaio è arrivato il tanto atteso verdetto: il giudice ha dato ragione a Novak Djokovic disponendone il rilascio. Significa che, secondo quanto stabilito dal giudice, il campione può rimanere in Australia e prendere parte all’Atp anche se non vaccinato.

Novak Djokovic

Australia, Djokovic bloccato in aereo dalla polizia di frontiera per un errore nella compilazione dei documenti

Stando a quanto emerso, il documento presentato da Novak Djokovic non prevede l’esenzione medica che invece il tennista, non vaccinato contro il Covid, aveva ottenuto. Un errore riconducibile allo staff del tennista, che evidentemente ha commesso una leggerezza nel compilare i documenti del campione serbo. La polizia di frontiera ha contattato il governo locale informando le autorità della situazione e chiedendo indicazioni sul da farsi.

Secondo i media locali, Djokovic avrebbe fatto domanda per un visto sbagliato, che richiederebbe il sostegno dello Stato di Victoria. Stato di Victoria che ha negato il visto al tennista. Questo perché il tennista ha presentato un modello di visto che non consente esenzioni per quanto riguarda il vaccino.

Il tennista interrogato e messo in isolamento

Il tennista è arrivato all’aeroporto di Melbourne intorno alle 23.30 (ora australiana). Al suo arrivo è stato trasferito in una stanza dove è stato interrogato e poi messo in isolamento. Sembra, riferiscono i media locali, che il tennista sia stato bloccato per dubbi sulla sua esenzione medica.

Rifiutato il visto di Djokovic: sarà espulso dall’Australia

Poco prima delle 23 italiane Djokovic è stato informato che il suo visto è stato rifiutato e che quindi sarà espulso dal Paese. Dallo staff del tennista rendono noto che i legali impugneranno la decisione. Secondo quanto riferito dai media, il visto sarebbe stato annullato in quanto il tennista non avrebbe fornito prove adeguate per giustificare l’esenzione che gli ha consentito di partire alla volta dell’Australia per prendere parte all’Australian Open da non vaccinato.

Novak Djokovic

Djokovic presenta ricorso

Novak Djokovic ha fatto ricorso contro la decisione delle autorità australiane, le quali avrebbero ritenuto che le prove mostrate dal tennista per giustificare l’esenzione medica non sarebbero state valide. Il padre di Djokovic, parlando della condizione del figlio, parla addirittura di una “lotta per il mondo libero“.

L’esito del ricorso

La corte ha deciso che Novak Djokovic debba essere rilasciato. Secondo quanto riferito dalla Bbc, la corte ritiene che irragionevole la decisione delle autorità di frontiera di cancellare il visto del tennista.

Cosa succede adesso? Djokovic ha riavuto il passaporto ed è libero di rimanere in Australia, quindi anche di prendere parte all’Australian Open. Resta da capire se il campione abbia effettivamente intenzione di prendere parte al torneo o, se alla luce delle polemiche, abbia deciso di fare un passo indietro rinunciando alla partecipazione al suo torneo.

Non solo. Nonostante l’esito del ricorso, il governo australiano può ancora disporre l’espulsione del tennista dal Paese.

La decisione del governo australiano

Dopo la sentenza, la palla passa nuovamente al governo australiano, chiamato a prendere una decisione su un caso diventato anche mediaticamente spinoso. Alex Hawke, ministro dell’immigrazione, dovrebbe esprimersi nella giornata di martedì. In un primo momento era emerso che il ministro aveva quattro ore per prendere una decisione sul caso Djokovic. Il governo australiano avrebbe però deciso di rinviare la decisione.

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