Dl Aiuti quater, i fringe benefit da 3.000 euro

Dl Aiuti quater, i fringe benefit da 3.000 euro

A fronte delle misure previste dal governo Meloni, si parla anche dei fringe benefit da 3.000 euro per i lavoratori.

Ad inizio novembre era stata già alzata la soglia della misura che passava da 258,23 a 600 euro. Oggi, al Cdm la bozza sul Dl Aiuti quater prevede, fra le tante novità sugli incentivi, anche i cosiddetti fringe benefit. Si tratta di somme erogate ai lavoratori per il pagamento di utenze domestiche. Queste, si rivolgono anche ad immobili del coniuge o dei familiari del locatario.

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Tra le novità del nuovo governo, nella bozza del Decreto aiuti sono diverse le misure previste. Per quanto riguarda i cosiddetti “fringe benefit”, la soglia esentasse per i beni ceduti e i servizi prestati ai lavoratori dipendenti sale da 600 a 3.000 euro. Si tratta di quelle somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Le norme

Il limite entro il quale è possibile riconoscere ai dipendenti beni e servizi esenti da imposte, all’inizio del mese era stato fissato a 600 euro rispetto agli ordinari 258,23 euro. La circolare emessa dall’Agenzia delle entrate a riguardo, spiega che le utenze domestiche sono quelle relative a immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere che vi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio.

Vi rientrano, quindi, anche le utenze per uso domestico intestate al condominio, e quelle per le quali nel contratto di locazione è prevista espressamente una forma di addebito analitico e non forfetario a carico del lavoratore o dei propri coniuge e familiari.

Tra i fringe benefit abbiamo anche i beni ceduti e i servizi prestati al coniuge del lavoratore o ai familiari indicati nell’articolo 12 del TUIR, nonché i beni e i servizi per i quali venga attribuito il diritto di ottenerli da terzi. Questi, sono erogabili anche ad personam e riguardano sia i titolari di redditi di lavoro dipendente che di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.