Assegno unico, via libera in Cdm. Cosa prevede il decreto

Assegno unico, via libera in Cdm. Cosa prevede il decreto

Il Dl Assegno unico è arrivato in Cdm nella giornata di giovedì 18 novembre.

ROMA – Il dl Assegno Unico è arrivato in Cdm nella giornata di giovedì 18 novembre ed è stato approvato il decreto attuativo che stabilisce le regole per ottenere il sussidio.

Assegno Unico Figli approvato in Cdm

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto attuativo. Si tratta del penultimo passo prima del via libera. Il testo passa infatti alle Commissioni delle Camere per l’ultima analisi e l’approvazione definitiva. Il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale prima della fine dell’anno. Sarà possibile presentare le domande a partire dal 1 gennaio e i primi assegni saranno erogati a partire dal mese di marzo.

Palazzo Chigi

Cosa prevede il decreto

Come precisato nel comunicato stampa pubblicato sul sito di Palazzo Chigil’assegno è riconosciuto a tutte le famiglie con almeno un figlio minorenne a carico e decorre dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni di età, in presenza di almeno uno di questi requisiti: il figlio maggiorenne deve frequentare un corso di laurea o svolgere un tirocinio con un reddito complessivo inferiore a 8mila euro oppure disoccupato o in cerca di lavoro o ancora che svolge un servizio civile […]“.

Nel documento, inoltre, è precisato che “per circa la metà delle famiglie italiane è prevista una cifra di 175 euro per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo […]. Sono previsti maggiorazioni per ciascuno figlio con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore ai 21 anni e per chi ha quattro o più figli […]. Per chi percepisce il reddito di cittadinanza, invece, l’assegno unico è erogato insieme al Rdc“.

La domanda, infine, potrà essere presentata a decorrere dal 1° gennaio in modalità telematica sul sito dell’Inps e nei prossimi giorni ci saranno ulteriori dettagli.