Dl elezioni approvato alla Camera con 257 sì e 148 no. Il testo ora passa al Senato.
ROMA – Dl elezioni approvato alla Camera. Il provvedimento ha superato l’esame Montecitorio con 257 voti a favore e 148 contrari e 3 astenuti. Il testo ora passa al Senato per la conversione in legge.
Cosa prevede il dl elezioni
Il dl elezioni prevede il rinvio del ritorno alle urne in autunno. La consultazione riguarderà il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, le elezioni amministrative in circa mille comuni e quelle regionali in Liguria, Veneto, Marche, Toscana, Campania e Puglia.
Il weekend proposto dalla maggioranza è quella del 20 e 21 settembre con un election day con il secondo turno (dove previsto il ballottaggio) nei primi giorni di ottobre. Una posizione non condivisa da molti presidenti di Regioni anche se la linea del Governo è stata molto diversa.
La proposta del Partito Democratico
Il ritorno alle urne nel mese di settembre rischia di fermare ancora una volta la scuola. Per evitare questa ipotesi il Partito Democratico ha chiesto di valutare altre soluzioni per non chiudere le aule. La proposta è stata avanzata da Camilla Sgambato, responsabile scuola del partito, e rilanciata da Nicola Zingaretti.
“Viste le scelte di carattere elettorale – ha detto il segretario del Nazareno – sarebbe bene uno sforzo da parte di Roma di trovare seggi in luoghi separati dalle scuole, come ad esempio le palestre. Concordando la questione con sindaci e prefetture, i seggi potrebbero essere allestiti in altri luoghi pubblici, così da evitare di interrompere l’anno scolastico“.
Il premier Conte: “Ne parlerò con la ministra Lamorgese”
Apertura del premier Conte alla proposta del Partito Democratico. Durante il punto stampa al termine della seconda giornata degli Stati Generali, il presidente del Consiglio ha condiviso l’idea avanzata dal Nazareno. “Ne parlerò – ha assicurato il primo ministro italiano – con la ministra Lamorgese per trovare una soluzione“.