Dl Green Pass approvato in Senato. Ora il testo passa alla Camera

Dl Green Pass approvato in Senato. Ora il testo passa alla Camera

Dl Green Pass approvato in Senato. Il Governo aveva posto la fiducia sul provvedimento. Il testo ora passa alla Camera.

ROMA – Dl Green Pass approvato in Senato. Dopo la decisione di mettere la fiducia sul provvedimento, Palazzo Madama ha dato il suo primo via libera al provvedimento (il secondo e definitivo è atteso nella giornata di giovedì 11 novembre 2021 ndr) è arrivato con 199 voti favorevoli e 38 contrari. Nessuno dei senatori si è astenuto.

Si tratta di un primo passaggio fondamentale per cercare di arrivare al via libera definitivo. Il testo, infatti, nelle prossime ore è atteso alla Camera per convertirlo definitivamente in legge.

Cosa prevede il dl Green Pass

Il decreto è stato approvato con i suoi 11 articoli. Nel provvedimento, come riportato da RaiNews, è stato inserito l’obbligo del Green Pass dal 15 ottobre fino al 31 dicembre, giorno della scadenza dello stato di emergenza e dovrà essere presentato da chi lavora sia pubblico che nel privato.

Il primo articolo di questa misura, inoltre, invita tutti gli organi costituzionali ad adeguarsi alle norme. Un passaggio che ha portato la Camera e il Senato ad adeguarsi a quanto deciso dal Governo. Con il decreto, inoltre, si introducono misure urgenti su test antigenici e la proroga fino al 31 dicembre dei prezzi calmierati per l’individuazione del Covid. Inserita anche la possibilità di non presentare quotidianamente il Green Pass se viene dato al datore di lavoro.

Senato

Il passaggio alla Camera

Il testo ora è atteso alla Camera per il via libera definitivo. Non sono previste, anche per questioni di tempi, modifiche visto che, in caso di innovazioni nel provvedimento, si dovrà passare nuovamente in Senato prima della conversione definitiva in legge.

Come detto, si tratta di un passaggio fondamentale per confermare le modifiche decise fino al 31 dicembre 2021. Misure che, come annunciato anche dal ministro Speranza, potrebbero essere prorogate almeno fino ai primi sei mesi del prossimo anno.