Riace, per la Corte di Cassazione Mimmo Lucano è innocente

Riace, per la Corte di Cassazione Mimmo Lucano è innocente

Rifiuti, per la Corte di Cassazione il sindaco di Riace Domenico Lucano non avrebbe commesso alcun reato. E ora potrebbe cadere il divieto di dimora.

La Corte di Cassazione ha riabilitato il sindaco di Riace Mimmo Lucano per la vicenda legata alla gestione degli appalti per lo smaltimento dei rifiuti

Rifiuti, per la corte di Cassazione Domenico Lucano non ha commesso reati

Per i giudici della Corte di Cassazione non ci sarebbero motivi per ritenere che Domenico Lucano abbia assegnato in maniera illecita gli appalti per la gestione della raccolta differenziata.

Fonte foto: https://www.facebook.com/domenico.lucano.1

La condanna comminata a Domenico Lucano

Condannato ai domiciliari e al divieto di dimora per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per presunte irregolarità nella gestione degli appalti per la differenziata, Domenico Lucano aveva deciso di fare ricorso contro la condanna per gli illeciti contestati per la gestione dei rifiuti.

Il ricorso alla Corte Suprema

La Suprema Corte ha dato ragione all’ex sindaco di Riace ma ha rispedito il fascicolo al Tribunale competente. Stando a quanto si legge nei verbali, l’affidamento diretto di appalti in favore di cooperative sociali è previsto e consentito dalla legge a patto che gli importi per il servizio siano inferiori alla soglia comunitaria. Non si esclude ora che possa essere revocato il divieto di dimora per l’ex primo cittadino di Riace.

Potrebbe cadere il divieto di dimora

Smontato il principale capo di accusa nei confronti dell’ex sindaco, non si esclude che per Domenico Lucano possa cadere il divieto di dimora nella sua Riace. La città è diventata il simbolo della politica italiana e dell’ideologia, un luogo di scontro tra i sostenitori dell’accoglienza e i promotori della politica dei porti chiusi.

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