Dazi USA del 25% su importazioni: l'annuncio di Trump
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Direttore: Alessandro Plateroti

Donald Trump impone dazi del 25%: ecco dove

Donald Trump

Donald Trump ha annunciato dazi del 25% su Canada e Messico a partire dal 1° febbraio. La decisione è legata a sussidi e altri fattori.

Negli ultimi anni, le tensioni commerciali tra Stati Uniti, Canada e Messico hanno segnato profondamente le relazioni economiche tra questi paesi. Con l’avvento dell’USMCA (l’accordo che ha sostituito il NAFTA), sembrava che gli equilibri si fossero stabilizzati. Tuttavia, l’amministrazione Trump ha sempre mostrato un approccio protezionistico, pronto a rivedere gli accordi per favorire l’industria americana.

Adesso, una nuova misura rischia di stravolgere il commercio tra i tre paesi.

Donald Trump
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Dazi USA: le ragioni dietro la decisione

Donald Trump ha annunciato dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico a partire dal 1° febbraio. La misura, secondo il presidente, è motivata da tre fattori principali:

  • Flussi migratori: Trump accusa il Messico di non fare abbastanza per fermare l’immigrazione illegale verso gli Stati Uniti.
  • Sussidi nascosti: secondo l’amministrazione, le importazioni da Canada e Messico rappresentano una forma di aiuto economico involontario per questi paesi.
  • Traffico di fentanil: il farmaco oppioide, spesso introdotto illegalmente negli Stati Uniti, è un’emergenza nazionale e Trump ritiene che Messico e Canada non abbiano fatto abbastanza per arginarne il traffico.

Impatti sui settori auto e petrolio

Questi dazi colpiranno pesantemente l’industria automobilistica, che da anni ha trasferito parte della produzione in Messico per ridurre i costi. Audi, BMW, Honda, Kia, Mazda, Stellantis, Toyota e Volkswagen producono veicoli in Messico per il mercato americano, e con l’introduzione delle tariffe i loro costi aumenteranno drasticamente. Anche le case statunitensi Ford e General Motors, che assemblano in Messico, subiranno le conseguenze di questa decisione.

E il petrolio? Il 40% del greggio raffinato negli Stati Uniti proviene da Canada e Messico. Un’eventuale tariffa su queste importazioni potrebbe far salire i costi dell’energia, andando contro una delle promesse chiave di Trump: abbassare il costo della vita. Per questo motivo, il presidente ha scelto di rimandare la decisione sui dazi al petrolio, lasciando aperta la possibilità di esentare il settore.

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ultimo aggiornamento: 1 Febbraio 2025 18:47

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