Sette i capi d’accusa per l’ex presidente americano, tra cui quello di cospirazione per ostacolare la giustizia.
Donald Trump è stato accusato di aver portato via documenti riservati dalla Casa Bianca nella sua residenza di Mar-a-Lago in modo illecito. Questa notizia è stata rivelata dallo stesso ex presidente degli Usa tramite il suo social Truth. La decisione è stata presa dal procuratore speciale Jack Smith, che è stato nominato dal dipartimento della Giustizia, e da due gran giurì a Washington e in Florida, i quali gli hanno contestato sette capi d’accusa.
Il primo presidente Usa incriminato per reati federali
Tra le accuse mosse all’ex Capo di Stato vi sono il furto di carte appartenenti allo Stato, falsa testimonianza e soprattutto la cospirazione per ostacolare la giustizia. “Questo è un giorno buio per l’America, siamo un Paese in serio e rapido declino“, ha scritto Trump su Truth. Egli definisce questa operazione un tentativo di “interferire nelle elezioni“. Per martedì prossimo, Trump è stato convocato presso il tribunale di Miami per rispondere delle accuse.
Nella storia degli Stati Uniti, mai prima d’ora un’ex presidente si era trovato ad affrontare un’accusa di crimini federali. “Sono un uomo innocente. Vogliono distruggere la mia reputazione perché vogliono vincere le elezioni.
Il fatto che Trump sia stato accusato di reati getta gli Stati Uniti in una situazione senza precedenti, come riportato anche dal New York Times. Trump, infatti, “non solo è un ex presidente ma è anche il front runner alla nomination repubblicana alle elezioni 2024 che potrebbe trovarsi ad affrontare Joe Biden, la cui amministrazione sta ora cercando di incriminarlo“.