Donald Trump sospeso da Facebook fino al 2023. L’ex presidente annuncia causa al social network

Donald Trump sospeso da Facebook fino al 2023. L’ex presidente annuncia causa al social network

Donald Trump è stato sospeso da Facebook fino al 2023. La reazione del presidente americano: “Un insulto a 75 milioni di persone”.

WASHINGTON (STATI UNITI) – Donald Trump è stato sospeso da Facebook fino al 2023. La decisione è stata comunicata, come riferito dal Corriere della Sera, dalla stessa piattaforma social precisando che tra due anni si valuterà di nuovo il caso e non di esclude una proroga della misura.

Una decisione che complica un po’ i piani dell’ex tycoon. Trump, infatti, ha intenzione di ritornare il prima possibile in politica e dovrà affrontare le elezioni di medio termine previste nel novembre 2022 negli Stati Uniti senza il social.

La decisione di Facebook

La decisione di Facebook è stata comunicata da Nick Clegg. “Alla fine di questo periodo – ha scritto il vicepresidente di Facebook chiederemo ad esperti di valutare se il rischio per la sicurezza pubblica rappresentato dal post di Donald Trump sia scemato. Valuteremo anche fattori esterni, inclusi episodi di violenza, restrizioni alla libertà di riunioni pacifiche e altri segnali di disordine civile“.

Da parte della piattaforma, quindi, nessuna chiusura definitiva. Dall’8 gennaio 2023 si valuterà la possibilità di riammettere l’ex presidente americano sui social. La certezza la si avrà solo tra poco meno di due anni. Difficilmente ci sarà uno ‘sconto di pena’ per Donald Trump.

Donald Trump

La reazione

Dura la reazione di Donald Trump. L’ex presidente ha parlato di “un insulto a 75 milioni di persone, più molti altri, che hanno votato per noi nelle elezioni presidenziali truccate del 2020. Non può essere permesso loro di andare avanti con questa operazione di censura: l’avremo vinta alla fine. Il nostro Paese non può più sopportare questo abuso“.

E circa un mese dopo l’ex inquilino della Casa Bianca ha confermato la propria intenzione di fare causa a Facebook e a tutti gli altri social network che lo hanno bandito dopo i fatti del Congresso.