Segna un importante aumento il numero di donatori di organi e tessuti in Italia. Il Paese nel 2022 ha raggiunto il record assoluto.
Durante lo scorso anno l’Italia ha registrato il record di donatori di organi e tessuti. Si tratta di un dato fortemente positivo. Secondo quanto appreso, il numero dei donatori è in crescita con dati in aumento anche rispetto a quelli registrati in pre pandemia Covid.
Lo riferiscono i parametri del rapporto preliminare presentato ieri dal Centro nazionale trapianti (Cnt). L’annuncio è giunto da parye del direttore del Centro, Massimo Cardillo,insieme al ministro della Salute, Orazio Schillaci, e del presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro.
Un dato preoccupate risiede però nel livello di opposizione alla donazione, in aumento nei Comuni nel momento in cui vengono rilasciate le carte d’identità elettroniche (Cie). Proprio a causa di questo fenomeno, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato he a breve si terrà una nuova campagna al fine di sensibilizzare i cittadini sulla donazione di organi. La campagna inizierà a partire già dal prossimo 16 aprile.
il ministro della Salute nel governo Meloni ha osservato: «Nel 2022 c’è stato un trend in crescita evidente delle donazioni di organi e di trapianti, già segnalato nel 2021 con un recupero totale precedente al Covid-19, durante la quale il Centro nazionale trapianti non ha mai interrotto la sua attività. Abbiamo superato quota 1.800 donazioni nel 2022, un dato che ci pone ai primi posti in Europa per donazioni».
Il report del Cnt
«Cresce la percentuale delle opposizioni in rianimazione (29,6%, +1% sul 2021), un dato però che tende a essere fisiologico quando aumentano le segnalazioni delle rianimazioni, e anche qui viene confermato il forte gap delle regioni meridionali verso quelle settentrionali.»
E prosegue: «Aumenta molto, invece, la donazione a cuore fermo: +60%, che si è tradotto in un +35,6% trapianti. Realizzati grazie agli organi prelevati a questa tipologia di donatori». Orazio Schillaci ha poi sottolineato che «ci sono molti pazienti in attesa di un trapianto» e che «il fabbisogno non è ancora del tutto soddisfatto».
Proprio alla luce di questa esigenza il ministro ha sottolineato l’importanza di «continuare a investire sulla promozione di iniziative di sensibilizzazione e informazione per trasmettere il messaggio che donare gli organi è il gesto di altruismo più grande». In tutto questo, l’età non rappresenta un ostacolo. «In Toscana è stato realizzato un trapianto di fegato realizzato grazie alla donazione di una donna di quasi 101 anni».