Donna accusa il padre morto di essere un serial killer: l’inchiesta 

Donna accusa il padre morto di essere un serial killer: l’inchiesta 

L’accusa shock di una donna nei confronti del suo ormai defunto padre: “Era un serial killer, ha ucciso decine di donne”.

Sarebbe questa la denuncia sporta da una donna dell’Iowa alle forze dell’ordine degli Stati Uniti. La notizia è comparsa nel settimanale Newsweek. La donna avrebbe accusato il defunto padre – morto nel 2013 – di aver ucciso nel corso della sua vita molteplici donne.

Ancora pare non ci siano prove che sostengano la veridicità delle asserzioni della donna. Le forze dell’ordine statunitensi stanno indagando per scoprire la verità. Secondo quanto riferito dalla donna, l’uomo avrebbe messo in atto decine di omicidi nei confronti di diverse donne, ed avrebbe costretto lei ed i suoi fratelli ad aiutarlo nell’occultamento dei cadaveri.

Le dichiarazioni shock della donna: “So dove sono seppelliti i corpi”. Il presunto serial killer è Donald Dean Studey. Il caso arriva da Thurman, una piccola cittadina situata nello Stato dell’Iowa, in America. Lucy Studey è una 45enne, figlia di Doland Dean Studey, ed avrebbe accusato il padre d’essere un serial killer.

La denuncia della donna agli inquirenti: “Ci diceva semplicemente che dovevamo andare al pozzo e sapevo già cosa significava”, dice. In un campo di proprietà della famiglia, dove c’era un pozzo, l’uomo aiutato dai suoi figli nascondeva i cadaveri delle vittime.

Il racconto della donna prosegue. “Ogni volta che andavo lì o sulla collina, non pensavo che sarei tornata indietro. Ero convinta che mi avrebbe ucciso perché non sarei stata capace di tenere la bocca chiusa”, dice.

Secondo quanto pervenuto dalle ricostruzioni fornite da Lucy Studey, il padre era solito ammazzare le vittime in maniera efferata, utilizzando un coltello oppure prendendole a calci. “Se lo meritava…”. A quanto pare, la donna per diversi anni avrebbe raccontato ciò che accadeva all’interno della sua famiglia, ma nessuno le aveva mai creduto.

Le indagini

La stessa sorella di Lucy, Susan, aveva rinnegato la versione della sorella. Ancora non è chiaro se la denuncia della donna sia vera o inventata. Nel frattempo, gli inquirenti stanno indagando nei luoghi indicati dalla 45enne, anche attraverso l’utilizzo delle unità cinofile.

I Samaritan Detection Dogs avrebbero fiutato sospetti resti umani. Adesso si attendono gli scavi per confermare o smentire la versione della donna. Pare che Donland Dean Studey avesse tatuate le parole “amore” e “odio” sulle nocche delle mani.

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