La Corte Suprema di Victoria ha condannato una donna per triplice omicidio: la donna ha servito funghi velenosi a cena.
Nel cuore rurale dell’Australia, a Leongatha, una cena familiare si è trasformata in una tragedia destinata a far discutere l’intera nazione, una donna, Erin Patterson è stata condannata per triplice omicidio dalla Corte Suprema dello Stato di Victoria dopo un processo durato undici settimane. Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna avrebbe servito un piatto contenente funghi velenosi, causando la morte dei suoi suoceri e della zia dell’ex marito nel luglio 2023. Come riportato da tg24.sky.it
La vicenda ha attirato l’attenzione dei media internazionali per la combinazione inquietante tra apparenze familiari e avvelenamento deliberato. L’unico sopravvissuto è il marito della zia, ricoverato per settimane in ospedale. Il piatto, a base di manzo e pasta sfoglia, conteneva Amanita phalloides, un fungo letale ma spesso confuso con varietà commestibili.

La cena del 29 luglio e i sospetti sull’intenzionalità
La cena incriminata si è svolta il 29 luglio 2023. I commensali erano stati invitati da Erin Patterson per un pasto apparentemente conviviale. Secondo gli inquirenti, la donna aveva preparato fagottini individuali con carne e funghi, un piatto che sembrava innocuo ma che si è rivelato fatale. I sintomi dell’intossicazione sono comparsi poche ore dopo il pasto e tre delle quattro vittime sono decedute nel giro di una settimana.
L’ex marito Simon, pur invitato, aveva rifiutato di partecipare: una decisione che si è rivelata salvifica. Le tensioni tra i due, legate a questioni economiche e al mantenimento, erano note da tempo, e secondo l’accusa potrebbero aver rappresentato un movente.
L’inchiesta, le menzogne e la sentenza
Inizialmente collaborativa, Erin Patterson aveva consegnato il proprio cellulare e partecipato a diversi interrogatori. Tuttavia, le discrepanze nelle sue dichiarazioni hanno presto insospettito gli inquirenti. Dopo quasi 100 giorni dal fatto, nel novembre 2023, la donna è stata formalmente incriminata per omicidio.
Durante il processo, la Corte ha ricostruito con precisione le dinamiche della cena e ha attribuito a Erin Patterson la responsabilità diretta dell’avvelenamento. La sentenza di colpevolezza rappresenta la conclusione di un caso che ha sconvolto l’opinione pubblica australiana.