Nuovo caso sospetto dall’Australia: una donna di 52 anni è morta per una trombosi. Aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca. Accertamenti in corso.
Una donna di 52 anni è morta in Australia dopo un raro caso di trombosi che si è manifestato pochi giorni dopo la vaccinazione contro il Covid e si ipotizza che possa esserci un nesso con la somministrazione del vaccino AstraZeneca. La notizia è stata riportata dal Guardian.
AstraZeneca e trombosi, morta una donna di 52 anni in Australia
Stando a quanto appreso, la donna di 52 anni, vaccinata con AstraZeneca, è morta per un grave e raro caso di trombosi che si ipotizza possa essere collegato proprio alla somministrazione del vaccino contro il Covid. Le autorità sanitarie locali hanno avviato gli accertamenti sul caso.
I casi registrati nel Paese
In Australia si tratta del secondo decesso di questo tipo. Lo scorso mese di aprile era morta una donna di 48 anni. La dinamica era più o meno la stessa. Anche in quel caso la donna era stata colpita da una rara forma di trombosi dopo essere stata vaccinata con AstraZeneca. In totale nel Paese si contano 35 casi confermati di eventi avversi e 13 probabili. Due casi hanno avuto come esito il decesso.
Le valutazioni in Italia
Anche in Italia si ragiona sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca. L’ipotesi al vaglio delle autorità sanitarie è quella di fermare le somministrazioni ai giovani. L’ipotesi è di fissare la soglia minima di età a 50 anni ma non è escluso che si possa scendere a 40 o a 30. Il nodo principale è legato al fatto che l’Ema e l’Aifa fino a questo momento non hanno individuato fattori di rischio specifici. Il dato di fatto però è che nei giovani i rischi legati ad eventi avversi gravi sono superiori a quelli del Covid.