Una donna, Evelie LaCroix è stata uccisa dal suo ex compagno, Steeve Chavannes, nonostante un ordine restrittivo.
Negli Stati Uniti, la violenza domestica continua a mietere vittime nonostante l’esistenza di strumenti legali per proteggere chi è in pericolo. È il caso di Evelie LaCroix, una donna dell’Indiana, uccisa nella propria abitazione dall’ex compagno Steeve Chavannes, 47 anni. L’uomo, che aveva già mostrato comportamenti violenti e ricevuto un ordine restrittivo, ha fatto irruzione nella casa della vittima armato, dopo aver sottratto un’arma al suo stesso amico.

Un caso di violenza domestica degenerata in omicidio
La vicenda si è consumata il 28 giugno. Chavannes ha chiesto a un conoscente di accompagnarlo a casa di LaCroix con il pretesto di recuperare effetti personali. Dopo essere stato allontanato, è tornato da solo e ha fatto irruzione nella casa. Secondo quanto riportato dalla polizia, ha esploso almeno tre colpi, causando la morte di LaCroix nella sua camera da letto.
Un ordine restrittivo ignorato e le conseguenze fatali
Nonostante fosse soggetto a un ordine di protezione, Chavannes era riuscito più volte ad aggirare le restrizioni, minacciando e seguendo la vittima. In un’occasione precedente, l’aveva addirittura aggredita con un cacciavite. La vittima, come spesso accade in casi di violenza domestica, aveva più volte denunciato l’aggressore, ma ciò non è bastato a fermarne l’escalation.
Durante l’interrogatorio in ospedale, dove era stato ricoverato per un tentato suicidio, Chavannes ha confessato l’omicidio dicendo: “L’ho uccisa perché mi mancava di rispetto”. La frase, riportata nel verbale di polizia, evidenzia la distorsione mentale di un uomo che non accettava la fine della relazione né il rifiuto della sua ex compagna. Come scritto da lawandcrime.com
Il caso ha riaperto il dibattito sulla protezione delle vittime di violenza e sull’efficacia degli strumenti giuridici disponibili. Molte associazioni chiedono interventi più rapidi e incisivi, come l’arresto immediato per chi viola un ordine restrittivo e un maggiore supporto psicologico alle vittime.
Chavannes è attualmente detenuto e deve rispondere di omicidio, violazione di domicilio e aggressione domestica aggravata dalla violazione dell’ordine restrittivo.