Milano, una donna di 45 anni sequestrata e violentata per 12 ore dal suo ex: salvata solo perché lui si è addormentato.
Un presunto chiarimento si è trasformato in un incubo per una donna di 45 anni a Milano, sequestrata per dodici ore dal suo ex compagno. L’uomo, un 33enne con precedenti, l’ha trattenuta con la forza nella sua abitazione, minacciandola con un cacciavite e abusandone. Intanto, nelle scorse ore, è arrivata la notizia di una nuova perquisizione a casa di Sebastiano Visintin.

Donna sequestra e violentata dall’ex per 12 ore: i fatti
I fatti si sono svolti tra domenica 13 e lunedì 14 luglio in un appartamento di zona viale Umbria, a Milano. La donna italiana, come riportato da Today e Il Fatto Quotidiano, aveva recentemente messo fine a una relazione durata sei mesi con l’uomo, un 33enne con precedenti.
Dopo la rottura, lui aveva cominciato a perseguitarla con continue telefonate, alle quali lei aveva scelto di non rispondere. Alla fine, sopraffatta dall’insistenza, ha accettato un ultimo incontro. La sera di domenica 13 luglio, l’uomo si è presentato a casa della ex.
Minacciandola con un cacciavite, si è fatto consegnare le chiavi dell’appartamento. Ha poi bloccato la porta con una sedia, impedendole ogni possibilità di fuga. Da quel momento sono iniziate dodici ore di violenze. La donna è stata picchiata e violentata nel corso della notte, riportando escoriazioni visibili al collo.
La fuga durante il sonno dell’aggressore
Nella mattina di lunedì 14 luglio, sotto l’effetto di stupefacenti, l’uomo si è addormentato. È stato in quel momento, aggiunge Today e Il Fatto Quotidiano, che la vittima è riuscita a recuperare il cellulare e a chiamare il 112.
I carabinieri del nucleo radiomobile, insieme ai sanitari del 118, sono intervenuti attorno alle 13. Hanno trovato l’uomo ancora addormentato nell’abitazione e la donna in stato di choc. La 45enne è stata trasportata alla clinica Mangiagalli, specializzata nell’assistenza alle vittime di violenza.
Il 33enne è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni personali. Ora si trova nel carcere di San Vittore, a disposizione dell’autorità giudiziaria.