Donna uccide, smembra un uomo e nasconde i resti in una borsa: l’assurdo motivo

Donna uccide, smembra un uomo e nasconde i resti in una borsa: l’assurdo motivo

Il folle gesto di una donna verso un uomo. La scoperta terribile avvenuta mesi dopo i sospetti delle autorità. I fatti in Colorado.

Un episodio controverso e di violenza ìnaudita ha trovato finalmente la parola fine in Colorado. Una donna è stata ritenuta colpevole di aver ucciso, smembrato e nascosto i resti di un uomo in una borsa. La vicenda è stata attenzionata per mesi da parte delle autorità fino al ritrovamento del cadavere della vittima che era stato occultato dalla killer, una signora di 40 anni.

Donna uccide, smembra e nasconde i resti di un uomo: i fatti

Secondo quanto si apprende da svariati media americani, una donna di 40 anni del Colorado è stato accusata e condannata per l’omicidio di uomo oltre che manomissione e occultamento di cadavere e di assassinio violento. I fatti hanno visto una signora uccidere e smembrare la sua vittima e nasconderne i resti all’interno di un borsone.

Fino all’ultimo, la killer, arrestata dalla polizia, non aveva collaborato e non aveva rivelato dove avesse nascosto il corpo della sua vittima. Successivamente, le autorità hanno rinvenuto i resti a seguito di una segnalazione. L’uomo ammazzato e fatto a pezzi è stato trovato in una borsa in un canale di drenaggio circa un anno e mezzo dopo essere stato ucciso. A quel punto, a seguito dell’autopsia, non ci sono più stati dubbi sulla sua identità e sulla condanna da infliggere all’assassina.

Il folle motivo dell’uccisione

A fare chiarezza sul caso e su cosa abbia spinto la donna di 40 anni ad uccidere e smembrare il corpo di questo uomo sono stati i giudici. Stando a quanto si apprende, pare che la signora credesse che la sua vittima fosse un molestatore di bambini. Da qui il suo folle gesto che, però, va detto, sarebbe stato immotivato. Il giudice che ha condannato l’assassina, infatti, nelle motivazioni ha sottolineato come la donna fosse vittima di “fissazioni” e paranoie” dovute al fatto che da anni era convinta che la figlia fosse stata vittima di traffico sessuale.

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