Donna uccide un bimbo: ritrovato in un sacco della spazzatura
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Donna uccide un bimbo: ritrovato in un sacco della spazzatura

Scena del crimine nastro polizia

Una donna 34enne condannata all’ergastolo (con possibilità di rilascio dopo 15 anni) per aver strangolato un bambino di 8 anni.

L’agghiacciante vicenda di Columbus inizia con la scomparsa di Martonio Wilder, un bimbo di soli 8 anni e del caso di una donna. Secondo quanto emerso, la sera del 28 giugno 2024 la madre, Lashanda Wilder, lo aveva messo a dormire come al solito, convinta che si fosse addormentato. La mattina successiva, invece, scoprì che lui non c’era più. La comunità fu scossa e furono attivati tutti i canali di emergenza – comprese, purtroppo, un’allerta Amber.

Nel corso delle ricerche, un macabro ritrovamento cambiò per sempre le cose: il corpo di Martonio fu individuato nel sottotetto della propria abitazione, avvolto in un sacco della spazzatura. Poco dopo furono rintracciati al sicuro due bambini, tra cui un altro minore, con la compagna della madre, Johnna Lowe, presso l’abitazione della sua genitrice.

Polizia scena del crimine
Polizia scena del crimine – newsmondo.it

Le condizioni disperate del piccolo

L’autopsia descrisse un quadro raccapricciante: il piccolo era deceduto per asfissia da compressione cervicale, con segni evidenti di maltrattamento e violenze ripetute. Non solo la morte violenta: il bimbo era gravemente denutrito e disidratato – segni di abnegazione totale verso ogni forma di cura. Addome e occhi incassati, ossa sporgenti sotto la pelle pallida. Il tutto in una struttura protetta, che avrebbe dovuto essere luogo di affetto e tutela.

La sentenza e il futuro

Il 5 giugno 2025 l’ufficio del procuratore della contea di Franklin ha annunciato un accordo di patteggiamento per Johnna Lowe: condanna all’ergastolo con possibilità di rilascio dopo 15 anni per omicidio volontario e tumulazione di cadavere. La donna ha ammesso le proprie responsabilità, ma non potrà lasciarsi alle spalle tanto dolore. Per Lashanda Wilder, madre della vittima, le accuse sono altrettanto pesanti: omicidio, messa in pericolo di minore, aggressione grave, manomissione di prove e abuso di cadavere. La sua prossima udienza è fissata per il 15 luglio 2025.

Nel cuore della vicenda emerge un mastodontico primo piano su responsabilità familiari: chi promette cura deve mantenere quella promessa, e se fallisce, paga con il peso più gravoso possibile. Un dramma annunciato che si consuma dove meno ci si aspetta: dietro le mura domestiche.

La notizia chiave, che ribalta ogni speranza, riguarda proprio la condanna definitiva per Lowe: per la prima volta dopo mesi di indagini e attesa, la giustizia ha parlato. Un passo verso una forma di risarcimento simbolico per la memoria di Martonio Wilder. Ma soprattutto un grido di allarme verso chiunque viva in strutture di affetto svuotate di umanità.

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ultimo aggiornamento: 9 Giugno 2025 11:28

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