Il papà del portiere rossonero: “Quando era piccolo il suo allenatore i sgridava: ‘ Alfonso guida piano, non sai quanto vale tuo figlio, è un predestinato‘”.
Domani Gianluigi Donnarumma compirà 18 anni. Avranno così inizio le trattative tra Milan e giocatore per blindare il futuro in rossonero di un ragazzo desiderato da tutta Europa. In un’intervista rilasciata alla Stampa, Alfonso Donnarumma ha parlato lungamente del figlio: “Com’era da bambino? Non ricordo molto. I miei figli sono cresciuti velocemente, soprattutto in altezza“.
Primo giorno di scuola
“Gianuigi non voleva mollare la madre e piangeva. E’ sempre andato bene, ma sentiva la nostalgia di mia moglie. Lo abbiamo messo in una scuola di suore con la sorella. Lui scappava, andava da Nunzia e le chiedeva di chiamare la mamma“.
Gli esordi
“Ha cominciato a giocare a 4 anni e mezzo sulla spiaggia. Vedeva il fratello, non lo mollava. Poi sono arrivati i primi tornei ed è stat unmezo disastro: Eravamo sotto le feste di Natale, vicino al campo sparavano fuochi d’artificio in continuazione e Gianluigi, terrorizzato, scappava dalla porta. Gli correvo dietro e lo convincevo a rientrare: ‘ma come fai a parare se te ne vai?‘”.
Predestinato
“Il primo a vedere in lui un fenomeno è stato lo zio Enrico Alfano che purtroppo non c’è più e non ha avuto la fortuna di veder giocare né Antonio (ex portiere del Genoa e adesso in Grecia all’Asteras Tripolis, ndr) né Gigio. L’allenatore della Scuola Calcio Napoli, Ernesto Ferrara, si arrabbiava con me: ‘Alfonso guida piano, non sai quanto vale tuo figlio, è un predestinato’“.
Donnarumma tra Juve, Inter e Milan
“E’ vero, lo volevano tute e tre le grandi squadre del nord, ma lui ha scelto il Milan per stare vicino al fratello e perché da piccolo quella era la sua maglia preferita. Anch’io ho sempre tifato Milan, il primo motorino l’ho dipinto di rossonero, mia moglie invece tifa Napoli“.
Il debutto
“Un anno e quattro mesi fa Gigio ci chiama: papà, mamma, domani gioco, venite a vedermi? Ci sembrava uno scherzo. A 16 anni, in serie A contro il Sassuolo. Non capivamo niente, solo che ci servivano dei biglietti per partire. Piangevamo per la gioia, è stato un momento indimenticabile“.
Auguri di compleanno
“Per i suoi diciotto anni gli auguro di godersi questa bella età , di ottenere i successi che si è prefissato e tanta salute. Noi cerchiamo di stargli vicino il più possibile. Ci fermiamo spesso a Milano, così non si sente solo. Sarà anche maggiorenne, ma per noi resta un bambino“.