Matteo Renzi torna a denunciare episodi di dossieraggio già segnalati nel 2019.
L’ombra del dossieraggio si allunga sulla politica italiana, con Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a rinnovare accuse di spionaggio illegale ai danni di avversari politici.
“A proposito di rapporti tra mondo dell’informazione e giustizia…ho spiegato al Tg1, ieri, che spiare i cittadini è illegale, spiare gli avversari politici è roba da dittatura sudamericana” sottolinea Renzi nella sua Enews, evidenziando una preoccupante violazione della privacy e dei diritti democratici.
Matteo Renzi: l’indagine della Procura di Perugia
“Quello che mi colpisce è che io denunciai subito quello che avvenne a me nel novembre 2019 ma la Procura di Firenze – stranamente – archiviò la mia denuncia” questa, dunque, è l’accusa lanciata da Matteo Renzi.
Ricapitolando, al centro dell’indagine della procura di Perugia si trova Pasquale Striano, luogotenente della Guardia di Finanza in servizio presso la Procura Nazionale Antimafia, accusato di oltre 800 accessi abusivi a banche dati sensibili.
Nonostante l’ampio numero di intrusioni, gli obiettivi finali di tali accessi restano avvolti nel mistero, senza prove dirette dell’uso improprio delle informazioni acquisite. La situazione si complica con l’indagine che si estende a 15 persone, tra cui il sostituto procuratore della Dna Antonio Laudati e tre giornalisti de “Il Domani”, sospettati di aver richiesto informazioni per fini non ancora chiariti.
I vip e i politici coinvolti
L’editoriale di Emiliano Fittipaldi su “Il Domani” lancia un allarme per la libertà di stampa, criticando l’interpretazione giuridica che trasforma il giornalismo d’inchiesta in reato, a rischio di pesanti conseguenze per i professionisti dell’informazione.
Dall’altra parte, l’esposto del ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha dato il via alle indagini, solleva interrogativi sull’uso delle informazioni raccolte, tra fini giornalistici e possibili altri scopi.
Tra le personalità politiche e non solo che sarebbero state oggetto di indagine spiccano nomi di rilievo come quello del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, di Marina Elvira Calderone, e di celebrità del calibro di Fedez, Cristiano Ronaldo o Massimiliano Allegri.