Dossieraggio, servizi segreti e “mano oscura”: il caso delle inquietanti intercettazioni

Dossieraggio, servizi segreti e “mano oscura”: il caso delle inquietanti intercettazioni

Il caso Equalize si infittisce: il dossieraggio e i trojan coinvolgono 767 persone spiate. Spunta una “mano oscura” dietro l’agenzia.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, lo scandalo legato all’agenzia investigativa Equalize srl ha rivelato una rete di intercettazioni e dossieraggio che coinvolge figure dei servizi segreti italiani. Le indagini mostrano che Equalize avrebbe sorvegliato illegalmente almeno 767 persone, sfruttando trojan per raccogliere informazioni sensibili. Il giornale indica che dietro queste operazioni potrebbe esserci una “mano oscura”, come hanno dichiarato alcuni indagati.

Tra le intercettazioni citate dal Corriere della Sera, Carmine Gallo, dirigente di Equalize, afferma di aver lavorato nei servizi segreti, sollevando dubbi su possibili legami tra l’agenzia e l’intelligence. L’articolo riporta anche che la Procura di Milano sta cercando di risalire all’identità di un misterioso “mister X” che potrebbe aver orchestrato queste operazioni. Durante un interrogatorio, Gallo ha scelto di non rispondere, ma ha dichiarato: “In 41 anni ho servito le istituzioni e anche ora collaborerò con le istituzioni”.

Le prime ammissioni: “Temo per la mia famiglia”

Il Corriere della Sera riporta che Massimiliano Camponovo, uno degli investigatori di Equalize srl, ha espresso timori per la sua sicurezza e quella della sua famiglia, affermando: “Temo per la mia incolumità e quella della mia famiglia”. L’articolo cita Camponovo mentre accenna a una “mano oscura” dietro le operazioni dell’agenzia, sostenendo di essersi limitato a compilare i report ricevuti senza indagare sulla provenienza dei dati, dichiarando: “Ho badato a restare al mio posto”.

Dossieraggio: il ruolo dei trojan e la pista dei servizi segreti

Secondo il Corriere della Sera, Equalize utilizzava trojan avanzati per intercettare le comunicazioni. In una delle intercettazioni riportate, un imprenditore cliente dell’agenzia esprime timori riguardo a questi strumenti e riceve rassicurazioni da Gallo: “Quelle WhatsApp non le sentono, quelle Signal non le sentono, mentre con il trojan sentono tutto”. L’imprenditore chiede allora se siano usati in quel contesto, e Gallo risponde: “Ma no, figurati. Devi giustificare una cosa gravissima, il trojan costa tantissimo al giorno”.

Il Corriere della Sera evidenzia anche come Samuele Calamucci, informatico di Equalize, abbia definito “impraticabili” alcune operazioni di hackeraggio attribuite all’agenzia, insinuando che ci fosse una forza esterna — probabilmente legata ai servizi segreti — a esercitare pressioni. Le prove raccolte sembrerebbero puntare a un appoggio informale da parte dell’intelligence, evidenziando una possibile infiltrazione in questo scandalo di dossieraggio.

Questa inchiesta, come riferito dal Corriere della Sera, potrebbe portare a una riflessione sull’uso dei trojan e delle risorse di sicurezza nazionale, sollevando dubbi su eventuali abusi di tali tecnologie. Il tutto come riportato da affaritaliani.it