Douglas Luiz in uscita dalla Juventus: perché il club vuole cederlo, quanto vale sul mercato e quali squadre della Premier League lo seguono.
In amore, come nel calcio, ci sono incontri che sembrano perfetti sulla carta. Ma poi, sul campo – o nella vita – non trovano mai il giusto incastro. È quello che è successo tra Douglas Luiz e la Juventus. Arrivato con entusiasmo e carico di aspettative, il centrocampista brasiliano si è ritrovato a fare da comparsa in un film in cui doveva essere protagonista.

Quando l’incastro non riesce
Doveva guidare il nuovo centrocampo bianconero, ma tra infortuni, soste improvvise e un gioco che non lo valorizza, il suo impatto è stato minimo: 877 minuti totali, praticamente un’ombra. Con l’arrivo di Tudor, la situazione è peggiorata: appena 37 minuti in nove partite, un numero che dice tutto. Douglas non è il profilo che l’allenatore cerca: serve corsa, fisicità, copertura, l’esatto opposto del suo stile tecnico, ragionato, più da rifinitore che da mediano.
Anche al Mondiale per Club, dopo un buon inizio, è sparito dai radar. E da quel momento, qualcosa è cambiato: forse una scelta prudente, forse già una mossa strategica per proteggere il valore sul mercato. Ma il messaggio era chiaro: l’idillio era finito.
Juventus pronta alla cessione: l’Inghilterra osserva
Ora la Juventus ha deciso: Douglas Luiz è sul mercato. Nessuna apertura a una nuova chance, solo la ricerca di una via d’uscita utile a tutti. Il prezzo fissato è tra 30 e 40 milioni di euro, anche attraverso formule flessibili come prestiti con obbligo.
Nel frattempo, Douglas si allena in solitaria a Rio de Janeiro, in attesa del raduno del 24 luglio. Sa già che non resterà. Il suo entourage e la dirigenza bianconera lavorano sottotraccia per trovare una soluzione, possibilmente in Premier League: West Ham, Newcastle, Fulham, Nottingham Forest hanno chiesto informazioni, ma nessuno ha ancora affondato il colpo.
Il brasiliano, d’altronde, in Inghilterra ha lasciato buoni ricordi. E proprio lì potrebbe rilanciarsi. La Juventus, invece, guarda avanti, pronta a puntare su profili più adatti al nuovo corso. A volte non serve un colpevole, solo due strade diverse. E forse, in fondo, è la scelta più giusta per entrambi.